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Questo è il primo libro che leggo di questo autore giapponese e devo dire che mi ha convinto ed entusiasmato. Una scrittura limpida e pacata, quasi come una neve leggera, portano questo romanzo breve ad una più che alta gradevolezza.
Il tutto da una sensazione di pace e di tranquillità, malgrado le visioni oniriche di questa lunga notte rivelano più cose di quello che sarebbe consentito sapere.
Una combinazione tra sogno e realtà, vita reale e vita sognata, conscio ed inconscio: trasmette emozioni e ipnotizza con uno stile di scrittura leggero e descrittivo, una lentezza, che non è noiosa ma ponderata come le lancette di un orologio che attraversano la notte.
Ed è appunto la notte la protagonista vera e principe, con i suoi tempi dilatati e surreali, poi vengono gli otto personaggi che attraversano, ognuno con il proprio bagaglio pieno di pulsioni, delusioni, paure, speranze, emozioni, tragedie, queste ore buie e silenti.
La notte nasconde, la notte rivela, sette ore in cui due sorelle si ricongiungeranno, sette ore che nascondono un uomo crudele all'apparenza mite, minuti che porteranno un ragazzo un po' strampalato ad esternare la sua profondità, il suo amore, a intraprendere il suo destino, un buio dove accade tutto o forse non accade nulla. Un luogo dove mondi diversi si congiungeranno sotto il manto tenebroso della notte.
Forse una notte basta a cambiare i destini. O forse è solo un viaggio dell'anima verso mondi oscuri e paralleli.
Personaggi, emozioni, immagini, si palesano piano piano agli occhi del lettore, che spera che la notte sia un po' più lunga per sapere di più, per leggere di più.
Ma in fondo basta “camminare lentamente e bere tanta acqua” o “cammniare tanto e bere acqua lentamente”, in fondo è lo stesso.
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