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Bay City è un romanzo di genere fantastico e noir del 2002, dello scrittore britannico Richard K. Morgan. Fa parte della trilogia di “Takeshi Kovacs”, questo è il primo dei tre romanzi.
Il protagonista principale della serie è Takeshi Kovacs Lev, un nativo del pianeta di Harlan, di origine giapponese e dell'Europa dell'Est, diviene membro di una gang di adolescenti prima di arruolarsi nelle forze armate. Dopo aver lasciato l'esercito di cui faceva parte come membro di una forza militare d'elite, Kovacs torna alla vita criminale e diviene un mercenario, poi catturato sarà imprigionato e il suo corticale “stack” verrà memorizzato senza un corpo per decenni come punizione, prima di essere rilasciato sulla parola ed essere impiegato in situazioni ad alto rischio. Kovacs è un ex inviato, un tipo di soldato futuristico, facente parte dell'intelligence e in parte soldato, addestrato per adattarsi rapidamente a nuovi organi e nuovi ambienti.
Un grande personaggio questo, e sopratutto un bravissimo scrittore di fantascienza che oltre al qui recensito Bay City ci ha ripresentato il mitico (lo è già per me) Kovacs nel successore “Angeli Spezzati”, un filo sotto tono rispetto a questo ma godibile davvero. Chi seguirà il mio consiglio non potrà non avere negli occhi le immagini di Blade Runner quando leggerà le righe di questo libro, ma non potrà certo immaginarsi Deckard, Kovacs è un John MacLaine (Die Hard) del futuro.
Il libro è davvero bello, sullo sfondo di tutto c'è un assassinio che richiama molto la serie gialla “i delitti delle stanze chiuse” però portata in avanti di qualche migliaio d'anni. Il libro sembra ambientato a San Francisco (certi richiami lo fanno credere) ma di un futuro lontano, molto alla Blade Runner. Il personaggio principale non potrete non amarlo visceralmente in ogni sua sfaccettatura è descritto in maniera eccelsa e lo vedremo alle prese con questo delitto che dovrà risolvere in cambio di “un corpo nuovo”. Sì perché nel futuro immaginato dallo scrittore si potrà cambiare corpo come si cambiano le macchine (ovvio è che i ricchi potranno sempre prendersi delle bellissime Ferrari...).
Spero di avervi stuzzicato abbastanza senza svelare nulla che toglierebbe la bellezza di questa lettura... Da prendere assolutamente!