Contact

Contact

1985 • 453 pages

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Contact, in originale “Contact” è un romanzo di fantascienza scritto da Carl Sagan, noto astronomo, pubblicato nel 1985. Attraverso il romanzo l'autore veicola le proprie idee riguardanti molti dei suoi interessi nella vita reale, ed in particolare l'ipotesi di come potrebbe svolgersi il primo contatto con esseri extraterrestri. Nel 1997 ne è stato tratto l'omonimo adattamento cinematografico, interpretato dall'attrice Jodie Foster e diretto da Robert Zemeckis. La versione cinematografica è stata scritta a grandi linee dallo stesso Sagan e da sua moglie Ann Druyan, e successivamente adattata a script dagli sceneggiatori.

La traccia della trama è questa: Ellie è il direttore del “Progetto Argus,” nel quale i segnali provenienti dallo spazio e captati da radiotelescopi nel Nuovo Messico sono analizzati intensivamente per cercare l'intelligenza extraterrestre (SETI). Dopo un po', il progetto scopre, effettivamente, la prima comunicazione confermata da esseri extraterrestri, un'ulteriore analisi del messaggio rivela che due messaggi supplementari sono codificati all'interno di esso. Il secondo messaggio è un abecedario, una specie di manuale d'istruzioni che insegna come leggere ulteriori comunicazioni. Il terzo è il messaggio vero e proprio, i progetti per una macchina che sembra essere un genere di veicolo altamente avanzato, destinata ad ospitare un equipaggio umano. Infine, una macchina è costruita con successo ed attivata, e trasporta cinque passeggeri - compresa Ellie - attraverso i buchi neri in un luogo vicino al centro della Via Lattea, dove vengono a contatto con i mittenti del messaggio. Molte delle domande dei viaggiatori trovano risposta. Al ritorno, i passeggeri scoprono che la loro esperienza che soggettivamente per loro era durata molte ore, sulla Terra era durata solo circa venti minuti, e che tutta la loro registrazione video è stata cancellata, presumibilmente da un certo fenomeno nel veicolo. Rimangono pertanto privi di prove del loro racconto.

Il romanzo è stato adottato come modello dai fautori principali del movimento del disegno intelligente, benché Sagan fosse notoriamente agnostico e impegnato nel rigore e nell'opposizione scientifici ed intellettuali alla “nozione di un dio che ha generato tutto.” Ann Druyan, vedova di Sagan, ha detto che “non ha mai desiderato credere. Ha desiderato sapere.” I fautori di un disegno intelligente citano spesso questa frase e la conclusione di Contact come prova che Sagan credesse che, per mezzo degli strumenti della scienza, sarebbe stato possibile scoprire se ci fosse un creatore dell'universo. Questa posizione appare in conflitto diretto con il corpo ampio delle visioni di Sagan come rappresentate nelle sue opere e scritti, che sono descritte meglio come distanti dalle pretese di origini soprannaturali dell'universo e favoriscono spiegazioni di origine naturalistica.

Ma in definitiva, lasciando da parte tutte le disquisizioni teologiche, scientifiche e umanitarie il romanzo in sé com'è? Per il sottoscritto è stato molto deludente, noioso, scontato, la lettura piuttosto lenta, estremamente prolisso dove il vero e proprio decollo narrativo e scientifico avviene nelle ultime 90 pagine, su quasi 400 totali.

In sintesi, a parer mio, il libro è lento, la narrazione stanca e non brilla per nulla.

January 1, 1997