I sovrani delle stelle
1986 • 537 pages

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I Sovrani delle stelle è la raccolta, pubblicati nella collana Oro della casa editrice Nord dei due volumi facenti parte del ciclo “I sovrani delle stelle” del 1986 e racchiude le storie del 1947 “I sovrani delle stelle” e “Ritorno alle stelle” del 1970 dello scrittore di fantascienza statunitense Edmond Hamilton che è considerato uno dei maggiori autori del filone della space opera.

In questo romanzo non manca nessuno degli elementi che resero Hamilton famoso come scrittore di space opera: l'eroe solitario, la bellissima principessa che si innamora dell'eroe, il nemico terribile e implacabile, gli immensi scenari, le battaglie spaziali e l'arma risolutiva.

La trama è la quintessenza della space opera avventurosa, infatti la storia del primo libro si può riassumere così: John Gordon, americano qualunque reduce dalla guerra e impiegato come assicuratore, sente delle voci. Poi, un giorno, si risveglia in un corpo che non è il suo. Gordon è stato oggetto di uno scambio mentale con il futuro; passerà un certo periodo nel corpo di Zarth Arn, scienziato, storico e secondogenito dell'Imperatore della Galassia, mentre Zarth Arn userà il suo corpo per condurre ricerche storiche nel ventesimo secolo. Nel secondo libro invece sono passati un paio d'anni dagli eventi del primo romanzo e John Gordon è in cura da uno strizzacervelli. Non solo, infatti, ha un buco di memoria piuttosto esteso, non solo ha dei ricordi di avventure impossibili in luoghi e tempi improbabili, ma quelle memorie gli impediscono di godersi la sana vita tranquilla dell'assicuratore nell'America del dopoguerra. Il futuro che ha immaginato, è molto meglio della vita di tutti i giorni. Poi John Gordon scompare: Zarth Arn ha perfezionato la sua macchina, e ha trasportato Gordon nel futuro, mente e corpo, affinché possa ricongiungersi ai suoi veri amici.

La mano felice di Hamilton costruisce un romanzo affascinante anche se è decisamente datato ad una lettura moderna e la narrazione è molto semplice, a tratti ingenua, con in sottofondo quel “sense of wonder” che è caratteristico della fantascienza degli anni d'oro, ma tutto questo sommare di luoghi comuni e archetipi letterari è inserito in un intreccio coinvolgente, che Hamilton conduce con passione e perizia, travolgendo il lettore con girandole impazzite di spazi immensi, tradimenti, battaglie e amori impossibili.

Insomma se avete ancora la mente bella sgombra e vi piace sognare ad occhi aperti e amate la fantascienza questa sarà sicuramente una lettura di pura e gradevolissima evasione che vi saprà divertire e a mai annoiare!

January 1, 1997