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Il martello dell'Eden, in originale “The Hammer of Eden” è un romanzo del 1998 di Ken Follett ambientato in California nei primi anni novanta. Alcuni dei libri di Follett hanno raggiunto la prima posizione del New York Times, tra cui “Triplo”, “Il Codice Rebecca”, “Un letto di leoni”... Due dei suoi romanzi, “I pilastri della terra” e “La cruna dell'ago”, sono stati inseriti nella lista dei 101 best-seller più venduti di tutti i tempi. Ha venduto più di 150 milioni di copie nel mondo, ed è uno dei più ricchi e famosi giallisti britannici della storia, dopo autori come Ian Fleming e Agatha Christie.
La trama del romanzo si può così riassumere: ambientato negli anni novanta negli Stati Uniti, in una città e in un ambiente geografico in parte inventato della California. La vicenda narra le avventure di una delle ultime comunità di hippy che riesce a vivere nascondendosi dal resto del mondo civilizzato. Ma la situazione è destinata allo sconvolgimento per il progetto di costruire una diga nella valle con l'allagamento delle case e della vigna da cui dipende la comune e con la distruzione dell'ambiente. Priest, il leader del gruppo, ordirà un piano ingegnoso per costringere il governatore della California ad abbandonare il progetto per riuscire a prolungare la vita della comune lontano dalla società corrotta e inquinata. Priest vuole infatti rubare un vibratore sismico – realmente esistente – per provocare terremoti dalle parti della celebre faglia di Sant'Andrea, minacciando di distruggere la famosa città californiana di San Francisco. Questo folle piano, che Priest riuscirà a far decollare, sarà ostacolato dall'agente Judy Maddox, membro dell'FBI. Le vicende assumono un ritmo serrato con un alto livello di particolari nell'indagine che la Maddox avvierà nel tentativo di fermare Priest che ben presto diverrà il suo nemico fino allo scontro finale.
Questo, insieme a “Il terzo gemello”, li considero i peggiori dell'autore nella sua intera carriera di scrittore e non sto neanche a citare “Il pianeta dei Bruchi” perchè mi sembrerebbe proprio di sparare alla croce rossa. In ogni caso Follett non sembra neanche essere convinto se schierarsi con la vita appartata e ambientalista degli hippy, oppure prenderne le distanze per via della loro crudeltà e il totale disinteresse per una vita umana che li porterà a uccidere molte vite innocenti per arrivare al loro scopo inizialmente benefico.
E' un libro basato su un presupposto che sembra assurdo, ma è quello che fa stare in piedi tutta la storia, ovvero che un gruppo di persone possa e riesca a provocare un terremoto volontariamente in un determinato luogo. Quando mi sono ritrovato a leggere le altre recensioni ho trovato conferma che praticamente questa storia manca totalmente di suspense a causa della pressoché mancanza di colpi di scena e del finale quasi scontato. Sinceramente credo che il libro possa essere giustamente apprezzato proprio da quel mondo hippy che viene così ben descritto.
Completamente superfluo.