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Secondo appuntamento con il Dottor Hunter, quanto mai gradito in un genere, il thriller, dove molto è stato scritto e ormai ci si riesce raramente a “stupirsi”.
Con questo secondo libro di Beckett invece riusciamo ad avere ancora quei colpi di scena caratteristici più di un giallo che di un thriller, ma che abbinati sapientemente con una buona storia, una bellissima ambientazione (un isola delle Ebridi esterne in Gran Bretagana) e degli ottimi personaggi, il tutto miscelato con delle scene da thriller di ottima efficacia, rendono davvero meravigliosa la lettura di questo libro.
Ricordo per chi si fosse perso il primo (La chimica della morte, ndr) che il protagonista principale è il dottor David Hunter, antropologo forense, disciplina che analizza le prove sui cadaveri da omicidio e tenta di dare un volto agli assassini tramite le prove raccolte dagli stessi.
Sorprendono e divertono molto i vari colpi di scena finali, che lasciano un ottimo retrogusto al lettore, invogliando sicuramente l'acquisto del terzo della serie.