The Plague
1942 • 304 pages

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“La peste” è un romanzo dello scrittore francese Albert Camus del 1947. Appena pubblicata, l'opera riscosse un grande successo (oltre 160.000 copie vendute nei primi due anni), ottenendo tra l'altro il Prix de la Critique. La peste rientra nella produzione di Camus definita “ciclo dell'assurdo”, che include anche un'altra celebre opera dello scrittore francese, “Lo straniero”.

La città algerina di Orano è colpita da un'epidemia inesorabile e tremenda: la peste. Dopo la chiusura delle porte si troverà isolata dal resto del mondo, affamata, incapace di fermare la pestilenza, diventerà una bolgia infernale un banco di prova per tutti gli animi umani. La fede religiosa, l'edonismo di chi non crede alle astrazioni, ma neppure è capace di “essere felice da solo”, il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda insieme ai personaggi quali il dottor Rieux, Tarrou e Rambert. Narratori con le loro vicende dell'inabissarsi di una città intera verso il fondo della ragione.

Camus, come gia' fatto nello “Straniero”, mette in un mostra tutta la sua maestria nell'arte dello scrivere. Con un bisturi molto affilato seziona lo squallore, la disperazione e la rassegnazione, ma anche il valore e il coraggio dei singoli. La peste è il male che ci attanaglia, come epidemia nella nostra storia (come altre epidemie) e nell'esistenza di ognuno di noi: è il dolore che combattiamo ogni giorno, pur sapendo che ogni vittoria ottenuta non è mai completamente capace di debellarlo.

In ogni caso, personalmente ho trovato questo romanzo inferiore a “Lo straniero”, forse per via della scrittura più lenta, di un ritmo poco serrato che mi ha rallentato nella lettura, anche se sono rimasto anche questa volta profondamente affascinato dalla scrittura di Camus.

December 23, 2014