Wolves of the Calla

Wolves of the Calla

1974 • 616 pages

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Decido qui di raccogliere i miei appunti e le mie varie impressioni per l'intera saga della “Torre Nera” di Stephen King, composta da:

La torre nera I: L'ultimo cavaliere
La torre nera II: La chiamata dei Tre
La torre nera III: Terre desolate
La torre nera IV: La sfera del buio
La torre nera V: I lupi del Calla
La torre nera VI: La canzone di Susannah
La torre nera VII: La torre nera

in un'unica recensione, per dare un'idea generale dell'intera opera, di cui va detto subito che ogni volume è strettamente legato l'uno con l'altro e va letto sequenzialmente, dunque si potrebbe considerare un unico librone, la cui lettura parte dal primo libro per arrivare all'ultimo.

La torre nera è una serie di romanzi di fantasy, fantascienza, horror e western dello scrittore americano Stephen King. La serie è definita dai suoi fan la massima espressione Kinghiana, infatti questa serie ha profondi richiami con quasi tutte le sue altre opere.

La serie è stata recentemente adattata per una miniserie di fumetti della Marvel e da molto tempo si parla di un film per il cinema o per la tv.

La serie si ispira ai poemi Childe Roland alla Torre Nera giunse di Robert Browning, e lo scrittore nelle sue interviste indica tra le varie fonti anche Il Signore degli Anelli e la trilogia cinematografica western di Sergio Leone, tra cui Il buono, il brutto, il cattivo. E il personaggio di Roland è stato più volte accostato al viso di Clint Eastewood.

Il personaggio principale, Roland appunto, è l'ultimo membro vivente dell'ordine dei cavalieri conosciuti come pistoleri. Il mondo in cui vive è abbastanza differente dal nostro anche se presenta strane similitudini: organizzato come una società feudale, condivide le tecnologiche con il vecchio West Americano, così come poteri e reliquie magiche appartenenti ad un'avanzata società ora scomparsa da tempo. Tutta la trama verte sulla ricerca di Roland: trovare la Torre nera, un edificio leggendario che si dice essere il punto di snodo dell'universo. Molto spesso nel libro si dice che il mondo di Roland è “andato avanti”, sembra infatti che questo mondo abbia subito una trasformazione e uno sconvoilgimento per una guerra devastante. In questo suo viaggio alla ricerca della Torre verrà mano a mano affiancato da altri personaggi: Eddie Dean, Susannah Dean, Jake Chambers, Oy il bimbolo, Susan Delgado che fronteggeranno personaggi negativi come L'Uomo in Nero e il Il Re Rosso.

Questa la trama molto spogliata e sintetica i sette volumi. Quattromila pagine, scritte in ben trentaquattro anni, non sono affare da poco, un'impresa che pochi scrittori sono riusciti a compiere portandosi dietro fino alla fine svariati milioni di lettori. Il mondo descritto è molto complesso, ma non si può fare una buona recensione di quest'opera senza citare il Ka, che può essere descritto come il destino o il fato, ma in realtà è molto più complesso. O il Ka-tet, che è la convinzione che un gruppo di persone sia unito dal destino, o dal Ka. Questi due concetti sono alla base dell'intero scritto che ruota sopra al “Tutto-Mondo” che è il mondo/universo in cui vive Roland. Il Tutto-Mondo è diviso in regioni, Entro-Mondo, Medio-Mondo, Fine-Mondo e Oltre-mondo. La geografia è molto variegata. È composta da deserti, montagne, pianure e vaste terre desolate.

Sia i personaggi qui accenati, così come i concetti che ho cercato di riportare sono da considerarsi solo i principali di quest'opera che è davvero immensa e che copre uno spazio narrativo davvero ampio.
Considero questa serie la migliore opera di King, insieme all'Ombra dello scorpione; credo inoltre che la lettura sia imprescindibile per chi ama il genere fantasy, questa storia è una delle più belle dell'intero immaginario di questo genere letterario.

La lettura, che come ho detto all'inizio, deve essere continuaitiva, non è mai pesante, ne impegnativa e i sette volumi sono praticamente uno più belli dell'altro. Tutta la storia, dal momento in cui il famigerato uomo in nero fugge nel deserto fino alla sua conclusione, non è mai stata il punto di forza. Sono piuttosto lo stile, le singole situazioni e soprattutto i personaggi che hanno reso la serie avvincente e a tratti irresistibile.

La Torre Nera è anche un'opera pieno di momenti indimenticabili, scritti magistralmente, che restano impressi nella mente per ore e giorni dopo averli letti.

“L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì” - S. King

June 1, 2005