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Former Soviet Secret Service agent Leo Demidov has built himself a new life as a civilian with his wife Raisa, and their two teenage daughters, Elena and Zoya. The Soviet Union is a country trying to reassert itself after the murderous excesses of Stalin and the chaos of the following years, and as the Cold War continues powers inside Russia seek to topple their great enemy, the United States of America. Communist allies within the United States will prove vital players in this game of intrigue and revolution. Raisa and their two daughters travel to the United States on a diplomatic mission, but a horrifying tragedy destroys everything Leo and Raisa have built. Exiled from the Soviet Union and separated from his family, Leo's quest takes him through the stark wilderness of Afghanistan, reawakening all his old instincts and forcing him to confront his demons.
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3 primary booksLeo Demidov is a 3-book series with 3 primary works first released in 2008 with contributions by Tom Rob Smith.
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I don't feel that the 2nd or 3rd in the series had anything like the power of Child 44.
Terzo libro della serie con Leo Demidov protagonista, l'ormai famoso agente della polizia segreta Staliniana protagonista di “Bambino 44” prima e di “Il rapporto segreto”, poi. Personaggio che si muove nella Russia Staliniana prima e che con questo romanzo arriverà a coprire un lasso temporale di vent'anni, portandoci direttamente agli anni ottanta.
Il folgorante esordio del primo libro (ancora adesso il più bello e quello che consiglierei caldamente di leggere, potete trovare la mia recensione qui su Gr) e il seguito un po' più appannato rispetto al primo (sempre recensito da me), portano a questo terzo libro, che esce dai soliti schemi narrativi, temporali e di ambientazione: se infatti i primi due libri si svolgevano nella Russia degli quaranta/cinquanta, in un arco temporale breve, qui ci troviamo con un arco temporale di vent'anni, e andremo a toccare non solo la Russia, ma anche gli Stati Uniti e l'Afghanistan.
Forse quello che è il difetto in questa terza opera dell'autore è proprio questo, infatti sembrano esserci due romanzi con due storie staccate all'interno dello stesso libro. Come ogni thriller, o romanzo spionistico che si voglia, storico o meno, dove il protagonista è un agente ci troveremo per forza con un “mistero” da risolvere, un'indagine da seguire, la cattura del cattivo: anche qui infatti partiamo dagli stessi presupposti, solo che a metà del libro, probabilmente per giustificare lo stacco temporale dal primo evento all'ultimo parte questa storia parallela (il protagonista esiliato volontario in Afghanistan) che sembra proprio una storia a se stante, con nuovi personaggi e nuova trama, e il lettore rimane un po' spiazzato perchè decisamente vuole tornare alla risoluzione del primo evento. E invece dovrà aspettare quasi il finale del romanzo.
Decisamente si potevano fare due libri e allungare la vita all'agente Demidov, strana soluzione questa per uno scrittore seriale che usa lo stesso personaggio per i suoi libri, solitamente si cerca di produrre più libri possibili se il personaggio piace.
Per il resto la trama, i personaggi, l'ambientazione è al livello degli altri libri, dunque ottima e anche questa storia ha come punto di forza di volere sempre avere in mano il libro per leggerne qualche pagina, anche se devo ammettere in alcuni punti s'impantana un poco e l'azione va scemando pericolosamente.
Consiglio questo libro a chi ha letto i primi due e si è affezzionato all'agente segreto Demidov, agli altri decisamente consiglio di recuperarsi “Bambino 44” e cominciare da lì.