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L'atlante delle nuvole è un romanzo di David Mitchell del 2004, finalista del Booker Prize, del Premio Nebula e del Premio Arthur C. Clarke; ecco appunto, finalista, ma non vincitore, e ci sarebbe mancato pure che lo vincesse con una sozzura del genere. Il romanzo è stato adattato nel film “Cloud Atlas” del 2012, scritto e diretto dai fratelli Wachowski e Tom Tykwer, il fatto che sia stato riscritto, mi suona bene e forse potrei anche prendere in considerazione l'idea di vederlo.
Dal successo (?) del film, la ristampa di un libro del 2004, dimenticato probabilmente dai più e la re-immissione del libro nel circuito librario, con la furba copertina del poster del film... insomma la solita operazione commerciale che si ripresenta ogni qualvolta che viene preso un libro e trasformato in un film. Sì, ci sono cascato anche io. E con tutti i piedi, questa volta.
Il romanzo consiste in sei storie che differiscono per stile, genere e ambientazione. Ogni racconto si configura come una storia letta o conosciuta dal personaggio del racconto successivo. Le prime cinque storie si interrompono a metà della narrazione, mentre la sesta, collocata a metà del volume è presentata senza interruzioni. Da lì, come una sorta di schema specchiato, le storie lasciate in sospeso riprendono in ordine inverso, fino a tornare alla prima storia.
Il libro non è un romanzo, ma neanche lontanamente. E' una raccolta di racconti che spaziano dal resoconto di viaggio, alla fantascienza, passando per il thriller (no, non è come pensate, è peggio). Furbescamente trasformato in una sorta di romanzo, tramite collegamenti che dovrebbero far saltare il lettore dalla poltrona e pensare: “caspita, che idea!”, invece si pensa per lo più: “caspita, che noia!”, o “ma chi credi di prendere in giro?” e varianti sul tema.
Dunque mi rifiuto categoricamente di recensire questo libro come un romanzo, e darò poche opinioni in merito per ogni racconto:
. Adam Ewing Isole Chatham, XIX secolo: Il racconto più noioso del libro, del secolo, di quanti ne abbia letti negli ultimi dieci anni.
. Robert Frobisher Belgio, 1931: Il secondo racconto più noioso che abbia mai letto, dopo il primo che sta qui sopra.
. Luisa Rey California, 1975: Il racconto più stupido del libro, del secolo, di quanti ne abbia letti negli ultimi dieci anni.
. Timothy Cavendish Regno Unito, XXI secolo: L'unico che suscita un minimo interesse e che non mi ha propriamente disgustato (sarà per il mio amore incondizionato a “Qualcuno volò sul nido del cuculo”)
. Sonmi~451 Corea, XXII secolo: Il racconto, di fantascienza, più noioso del libro, del secolo, di quanti ne abbia letti negli ultimi dieci anni.
. Zachry Isola di Hawaii, XXIV secolo: Giuro che non me lo ricordo quasi e saranno passate quattro ore.
Tirando le fila di tutto: un libro noioso, futile e indigesto come il cinghiale che sta sulla pancia di notte, di una nota pubblicità di compresse digestive.