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“Condominio R39” è un romanzo edito dalla Einaudi Stile Libero dello scrittore esordiente Fabio Deotto, nato 30 anni fa a Vimercate che ha pubblicato vari racconti su Linus, Follelfo, Eleanore Rigby, Inchiostro, Carmillaonline, ha pubblicato anche articoli per le testate online Wired.it, Owni.eu, il Sole24Ore.it e Web-target.com; lavora come traduttore e giornalista freelance, scrive regolarmente per l'edizione web del magazine Wired e collabora con la sezione tech e scienza di Panorama.it.
Il romanzo è un giallo a tinte noir che non si accontenta di rinfrescare le categorie di genere, la trama è originale, la scrittura scorrevole e spigliata, ambientato in una Milano che ricorda le atmosfere di Ballard e Vonnegut.
La trama prende le mosse da un interrogativo legato a un palazzo alla periferia di Milano: cosa è accaduto venerdì 22 marzo nel condominio R39, dove cinque persone sono state trovate in coma e un ragazzo in stato confusionale? Nello stabile, fatiscente e dall'aria opprimente, vivono personaggi strani, inquietanti. Un vecchio biologo infermo ossessionato dalla decomposizione. Una giovane che lavora in un night club e il suo fidanzato, dediti a pratiche erotico-esoteriche. Un'ex attrice di grandi speranze la cui mente è ora preda di fantasmi. Un ragazzino di dieci anni oppresso dall'affetto morboso della madre. In questa gabbia di personalità deviate, un atto violento e all'apparenza inspiegabile. Le indagini sono affidate a un commissario dal passato oscuro e dal presente tormentato. Che in un'atmosfera che si fa sempre più tesa, porterà i protagonisti a fare i conti con ciò che davvero sono.
Un libro con una forte ambientazione “giallo-crime” ma che strizza molto l'occhio alle tinte “noir” con una spruzzata di ”gotico”, Condominio R39 decisamente non annoia e lascia il lettore con ore di sana tensione, anche perché l'autore dosa sapientemente gli indizi mano a mano che si prosegue con la lettura, lasciando l'intuizione del colpevole nelle ultime pagine, anche se credo che questo non sia lo scopo finale di questo testo.
Sembra più spostare il peso della bilancia, più che sul giallo in sé, al groviglio di destini estremi, di vite in decomposizione, in un universo privato sconfitto, disastrato, disadattato, ambiguo o irrisolto, in cui fluttuano i vari personaggi, con le loro problematiche o le loro fobie spesso devastanti.
Ogni personaggio ha la sua storia da raccontare, e Deotto è bravo a saltare tra un personaggio all'altro o tra un lasso temporale e l'altro e quest'ultima forse la trovata che più accentua la caratteristica originalità della storia. La narrazione, la trama, il linguaggio e la tecnica sono da professionista del genere e non da scrittore esordiente; è anche vero che in alcuni punti avrei apportato delle limature e la sensazione di voler insegnare al lettore i valori “buonisti” della vita, a volte pesano un po' troppo sulla trama.
L'autore è sicuramente da tenere d'occhio nei prossimi anni, Condominio R39 è un romanzo atipico, molto singolare in questo momento letterario banalmente seriale, stereotipato e dove le idee originale, sopratutto nei gialli e nel noir mancano inesorabilmente: questo libro appartiene all'isola felice delle narrazioni originali e sincere.
Da consigliare sicuramente.