Una raccolta di 113 corrispondenze della scrittrice Laudomia Bonanni (L’Aquila 1907-Roma 2002) quasi tutte inedite, inviate nell’arco di cinquantun anni, dal 1946 al 1997: sono lettere e telegrammi, cartoncini, cartoline e biglietti, indirizzati a Sibilla Aleramo, Goffredo Bellonci, Maria Bellonci, Arnaldo Bocelli, Alessandro Bonsanti, Fausto Brindesi, Emilio Cecchi, Giuseppe De Robertis, Giuseppe Dessí, Enrico Falqui, Ottaviano Giannangeli, Gianna Manzini, Giuseppe Porto, Giuseppe Rosato e Bruno Sabatini. Lettere, biglietti e cartoncini sono stati tutti scritti a mano. Gli Amici della domenica di casa Bellonci la chiamavano "la penna dell’aquila", perché Laudomia viveva solitaria, a contatto con le sue montagne d’Abruzzo. Le sue lettere rappresentano uno specchio della sua anima, una chiave di lettura indispensabile per saggiarne gli umori, i sogni, le delusioni. La Bonanni, poco prima della morte, ha distrutto la quasi totalità del suo archivio, comprese agende, minute di sue lettere e lettere ricevute. Questa raccolta, che è frutto di ricerche pazienti in altri fondi d’archivio, pubblici e privati, dove si conservano, in originale, corrispondenze inviate dalla Bonanni, nasce quindi orfana dell’altra faccia della medaglia.
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