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Il bacio della donna ragno, in originale “El beso de la mujer araña” è un romanzo del 1978 dell'autore argentino Manuel Puig che descrive la relazione che si instaura tra due detenuti: un omosessuale e un dissidente politico, negli anni settanta, durante la dittatura militare argentina. In questo libro si fonde la sua passione per il mélo, la critica della repressione sessuale e la denuncia di metodi polizieschi e antiterroristici che in Argentina comprendevano non soltanto la manipolazione psicologica e il ricatto, ma la tortura e l'omicidio. Alcuni anni dopo, il regista Hector Babenco ne avrebbe tratto un film di successo mondiale, che per l'interpretazione del personaggio di Molina, William Hurt vinse l'Oscar al miglior attore e il premio per la miglior interpretazione maschile al 38º Festival di Cannes.
Il libro è costituito quasi esclusivamente da dialoghi (con la parziale eccezione della drammatica parte finale), è la storia della convivenza carceraria tra un omosessuale condannato per adescamento di minori e un rivoluzionario arrestato per attività sovversiva. Il primo intrattiene l'altro con lunghi e favolosi racconti di film veduti (sia veri che immaginati da Puig), lo coccola, lo accudisce. E se ne innamora, fino a rompere la barriera tanto ideologica quanto omofobica appostagli dal'altro. Ma le conseguenze saranno fatali.
La storia si sviluppa su vari filoni narrativi: c'è la storia dei due protagonisti all'interno della loro cella carceraria, una parte fantastica dove Molina racconta all'altro la trama di alcuni film (e queste due parti sono alquanto godibili), poi c'è un filone saggistico dove vengono riportati vari studi di psicologia relativi alle cause dell'omosessualità e una parte onirica dove Valentin palesa i propri incubi scritti in carattere corsivo (e queste sono le due parti davvero noiose).
Dunque nel libro si mischiano varie argomentazioni tra cui l'omosessualità, il razzismo, il potere, la vita all'interno di un carcere, le varie sfaccettature dell'amore, la lotta politica, l'amicizia, il sesso ne tante altri argomenti... troppi forse?
Il libro si rivela interessante per la forma (un dialogo continuo dove le azioni vengono intuite) e nel contenuto solo parzialmente perchè si perde moltissimo nella cinefilia dell'autore che ho trovato piuttosto pesante, il solo affascinante è il racconto all'inizio “Il bacio della pantera”; come già detto interessante, ma solo parzialmente riuscito. Si parte molto bene con la prima parte del libro e poi dopo pian piano si perde e si aggroviglia, riuscendo a cambiare un po' solo nel finale che comunque appare scontato.