La società industriale e il suo futuro
Un libro esplosivo.
Scherzi a parte, quest'ultima lettura che ho fatto del manifesto (ed è la terza) mi ha fatto ragionare su quanto sia incorretto posizionare il caro Teddy insieme con gli anarcoprimitivisti più blasonati: primo perche questo manifesto analizza il mondo con la lente della psicologia più che della sociologia o dell'antropologia, cosa che già lo differenzia dagli altri, ma soprattutto perché la posizione di Kaczynski è veramente più vicina ad un ecofascismo tinto di anarchismo -ecofascismo volontario o meno- che, ok se proprio dovessimo inquadrarlo nel contesto anarco-neoluddista delle sue azioni lascerebbe intendere un egoanarchismo o un anarcoindividualismo, ma prendendo il testo a sé stante sembra di leggere un misto tra Peterson e Evola: conservatorismo radicale, giustificato dalla psicologia. Evviva l'uomo forte perché la sinistra è debole e non vuole la forza, e nella vita la supremazia sugli altri è l'unica cosa che conta... Dove l'ho già sentita questa al di fuori del manifesto?
Ah si, da un fascio.
A parte questo il testo è gradevole, a patto di leggerlo in lingua originale.