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Il manoscritto, in originale “The Chancellor Manuscript” è un romanzo di spionaggio scritto da Robert Ludlum e pubblicato nel 1977. Si tratta di un romanzo sui presunti file segreti di J. Edgar Hoover e come sono scomparsi dopo la sua morte, e come, eventualmente, potrebbero essere utilizzati per ricattare persone di potere per eseguire gli ordini di coloro che possedevano tali segreti. E' anche ipotizzato che Hoover stesso potrebbe essere stato assassinato perché sapeva troppo di molte persone potenti. Nel gennaio 2010 il regista Marc Forster ha acquisito i diritti del romanzo per farne un film. Leonardo DiCaprio è stato contattato per il ruolo principale e Peter O'Brien per scrivere la sceneggiatura per il film.
Robert Ludlum, come già detto molte volte nelle mie precedenti recensioni è un maestro indiscusso del genere spy-story, tanto da meritarsi l'appellativo di “Mr. Plot” -signor complotto-. Ha scritto 27 romanzi thriller. Il numero di copie dei suoi libri in stampa è stimato tra 290 milioni e 500 milioni. I suoi libri sono stati pubblicati in 33 lingue e 40 paesi. Ludlum ha anche pubblicato romanzi sotto gli pseudonimi di Jonathan Ryder e Michael Shepherd.
È diventato celebre per la serie di romanzi “The Bourne Identity” ai quali sono stati vagamente ispirati tre film.
La trama di questo romanzo: nel prologo il protagonista incontra un ambasciatore degli Stati Uniti, ed espone la sua tesi in merito ai segreti di Hoover ma viene respinta; l'ambasciatore però lo convince a pubblicarla sotto forma di un romanzo. Il protagonista accetta con riluttanza, e diventa presto un famoso romanziere. L'ambasciatore si rivela però facente parte di un'organizzazione conosciuta come “Inver Brass” che è in realtà un gruppo di intellettuali che intervengono nelle questioni politiche e economiche quando pensano che stanno andando fuori pista. Questi intellettuali decidono di assassinare J.Edgar Hoover, capo della FBI, perchè ritengono che i suoi file privati contengono informazioni dannose su vari politici, militari ed altre figure molto importanti, e che Hoover utilizza queste informazioni per il loro controllo . Quando Hoover viene assassinato dal lavoro del geniale ufficiale Stefan Varak, la metà dei file non si trovano. Per ottenere i file rimanenti Inver Brass recluta Peter per arrivarci, dandogli un nuovo soggetto per il suo romanzo, dicendogli che Hoover è stato assassinato in modo che indagherà ulteriormente. Da qui Peter è intrappolato in una spirale violenta, non sapendo chi sono i suoi nemici.
Ludlum si conferma maestro di articolazione della trama, colpi di scena e dialoghi veloci e ben strutturati. Anche il soggetto della trama è intrigante e rileva una parta della storia americana che è sempre stata poco chiara. Sicuramente non posso dire che sia il libro migliore dell'autore, ma il romanzo si gusta appassionatamente. La parte finale è un capolavoro per intensità e suspense, con ovviamente risvolti imprevedibili.
Lo consiglio a chi volesse trascorrere qualche ora di tensione e suspance. Anche se, personalmente, se volessi apprezzare da subito l'autore partirei con la Trilogia di Bourne.