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Il mosaico di Parsifal, in originale “The Parsifal Mosaic”, è un romanzo di spionaggio scritto nel 1982 da Robert Ludlum. Sembra che Ron Howard è stato contattato dalla Universal per dirigere l'adattamento cinematografico di questo libro. Il mosaico di Parsifal è il romanzo di Ludlum che si concentrata interamente sulla guerra fredda , e sulla possibilità di una guerra nucleare . Altri romanzi come “Il circolo Matarese” e “Aquitania” usano la guerra fredda come sfondo, ma non si basano su di essa come invece accade in questo libro.
Robert Ludlum, come già detto molte volte nelle mie precedenti recensioni è un maestro indiscusso del genere spy-story, tanto da meritarsi l'appellativo di “Mr. Plot” -signor complotto-. Ha scritto 27 romanzi thriller. Il numero di copie dei suoi libri in stampa è stimato tra 290 milioni e 500 milioni. I suoi libri sono stati pubblicati in 33 lingue e 40 paesi. Ludlum ha anche pubblicato romanzi sotto gli pseudonimi di Jonathan Ryder e Michael Shepherd.
È diventato celebre per la serie di romanzi “The Bourne Identity” ai quali sono stati vagamente ispirati tre film.
La trama del romanzo: Micheal Havelock è un ex agente segreto che ha visto il suo amore, Jenna Karas, morire su una spiaggia di Barcellona dopo quello che pensava fosse un tradimento e dopo essersi convinto che faceva il doppio gioco. Lo shock è abbastanza per lui da decidere di lasciare i servizi segreti e andare in pensione. Un giorno però uno sguardo casuale in una affollata stazione ferroviaria di Roma cambia tutto. Si rende conto che lei è, in effetti, non è morta. Quello che segue è una trama davvero contorta, nelle migliori tradizioni “Ludlumiane” che coinvolgerà russi, francesi, corsi e agenti africani fino ad arrivare in fondo dove lo aspetta l'uomo più potente della terra, il presidente degli Stati Uniti. Scoprire una talpa russa ai massimi livelli del Dipartimento di Stato e la possibilità molto reale di una guerra nucleare che coinvolge gli Stati Uniti, la Russia e la Cina... e il misterioso personaggio “Parsifal” che potrebbe far scattare una trappola mortale per l'intera umanità.
Ludlum si conferma maestro di articolazione della trama, colpi di scena e dialoghi veloci e ben strutturati. L'intrigo qui è al top. L'autore è una garanzia per questo genere di thriller ambientati nel mondo dei servizi segreti, i suoi libri sono sempre ben documentati e strutturalmente ben progettati, non ci sono falle e l'autore cerca sempre di tenere il lettore sulle spine e ottimizza i colpi di scena in modo da non annoiare mai durante la lettura. Come la maggior parte dei romanzi di Ludlum, il palcoscenico della vicenda è il mondo stesso, per un romanzo che non vedi l'ora di finire.
Ludlum, come dico sempre è il maestro di questo genere. Ritmi concitati e una maestria superba nel costruire degli intrecci veramente complicati. Lo consiglio a chi volesse trascorrere qualche ora di tensione e suspance. Anche se, personalmente, se volessi apprezzare da subito l'autore partirei con la Trilogia di Bourne.