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17 primary booksJason Bourne is a 17-book series with 17 primary works first released in 4 with contributions by Robert Ludlum, Eric Van Lustbader, and Brian Freeman.
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Il ritorno dello sciacallo, in originale “The Bourne Ultimatum” è un romanzo del 1990 dello scrittore statunitense Robert Ludlum. E' il terzo titolo della serie della fortunata trilogia con protagonista Jason Bourne, iniziata con “Un nome senza volto” e conclusa da “Il ritorno dello sciacallo”. Anche da questo best seller nel 2007 è stato tratto un film, “The Bourne Ultimatum”, con Matt Damon, che però differisce notevolmente dal romanzo nonostante ne mantenga il titolo originale inglese. Il sottotitolo italiano “Il ritorno dello sciacallo” fa riferimento (erroneamente) al filone seguito dalla trilogia letteraria della saga di Jason Bourne: lo sciacallo è nei romanzi di Robert Ludlum il principale antagonista di Jason Bourne. Nel secondo volume però la storia si discosta dalle vicende dello sciacallo per poi tornare a trattarne nel terzo capitolo che per l'appunto, nella sua versione italiana, si intitola Il ritorno dello sciacallo.
Nel libro, la storia “civile” di David Webb è quella di un professore universitario esperto di culture orientali e di lingue; la storia “militare” di Webb è quella di un soldato reclutato dai servizi segreti in Vietnam, assumendo l'identità di Jason Bourne, un nome non inventato appartenente ad un nemico ucciso dallo stesso Webb durante la guerra. Nel film, la storia “civile” di David Webb non è ancora stata rivelata; la storia “militare” è quella di un capitano reclutato come volontario dai servizi segreti, al quale è stato fatto un addestramento sperimentale, mentre Jason Bourne è semplicemente un nome qualunque inventato dal suo addestratore.
Robert Ludlum, come già detto molte volte nelle mie precedenti recensioni è un maestro indiscusso del genere spy-story, tanto da meritarsi l'appellativo di “Mr. Plot” -signor complotto-. Ha scritto 27 romanzi thriller. Il numero di copie dei suoi libri in stampa è stimato tra 290 milioni e 500 milioni. I suoi libri sono stati pubblicati in 33 lingue e 40 paesi. Ludlum ha anche pubblicato romanzi sotto gli pseudonimi di Jonathan Ryder e Michael Shepherd.
Ludlum ha scritto due romanzi successivi proseguendo la trama di questo libro: Doppio inganno e Il ritorno dello sciacallo. I tre romanzi formano la cosiddetta trilogia di Bourne. Dopo la morte di Ludlum, lo scrittore Eric Van Lustbader ha continuato la storia di Jason Bourne scrivendo “L'eredità di Bourne”, “La colpa di Bourne”, “La scelta di Bourne”, “Il rischio di Bourne” e “La preda di Bourne”.
La trama di questo romanzo: in un parco di divertimenti della periferia di Baltimora avviene, nella ressa della folla, un agghiacciante, assurdo, gratuito delitto. Un delitto che ha tuttavia una chiarissima “firma”. E' il passato che ritorna: l'inafferrabile primula rossa del terrorismo internazionale, il più abile, il più spietato dei killer, Carlos, detto “lo Sciacallo”, si riaffaccia sulla scena, mosso da un inestinguibile desiderio di vendetta personale. Ancora una volta si misurerà con il suo storico avversari, il tranquillo, mite professor Webb, esperto di lingue e culture orientali, che deve quindi assumere nuovamente la sua drammatica, seconda identità, quella di Jason Bourne (per la terza volta nei romanzi di Ludlum dopo “The Bourne identity” e “The Bourne Supremacy” ) , nome senza volto inventato molti anni addietro per un killer abile e spietato non meno del suo leggendario avversario.
Lessi questo libro tanti e tanti anni fa, prima che questo primo volume tornò alla ribalta (e alla ristampa) per via dei film interpretati dal bravissimo Matt Damon. Il libro con il film (peraltro molto bello) ha a che fare come una formica con un elefante, ma in questo caso l'elefante lo fa il libro. Se il film è pieno di azione, il libro è adrenalinico, se il film ha alla base la cospirazione, il libro ne è così intriso da potervi far dubitare di tutto e tutti. Il personaggio è meraviglioso e delineato con maestria, soprattutto il profilo psicologico che nel libro ha molta più importanza che nel film. Jason Bourne era un'agente addestrato come una macchina da guerra all'interno di un ente governativo segretissimo con il compito di svolgere le missioni più pericolose; ora si ritrova senza memoria e dovrà ricostruire la sua vita passata... ovviamente a modo suo...
Va detto che comunque della trilogia di Bourne, probabilmente questo è quello che convince meno, forse per le eccessive divagazioni psicologiche e per un ritmo meno incalzante. Un po' più complicati e meno convincenti i collegamenti tra le vecchie storie di Medusa e dello Sciacallo. In ogni caso non mancano tensione, e colpi di scena.