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Incubo a seimila metri è una raccolta di racconti del terrore di Richard Matheson, in cui lo scrittore miscela realtà e paura con «parole secche come mitraglia», come dice un articolo su Alias, supplemento del il manifesto.
Personalmente a essere sincero, mi aspettavo molto di più da questa raccolta. Dei diciassette racconti qui presentati me ne sono piaciuti due: uno il famosissimo “Incubo a seimila metri” incentrato sull'ossessione del volo, e il secondo ironico e allo stesso tempo terribile “I figli di Noé”. Due su diciassette non è propriamente una buona media per un libro di racconti.
I racconti inseriti in questo testo sono a mio avviso molto banali e lo stile asciutto ed essenziale diventa quasi impersonale; minimo comun denominatore sono le paranoie dei protagonisti dei racconti che si sentono braccati da minacce più o meno consistenti.
La raccolta non è mai stata sulle mie corde di lettura e a parte i due citati racconti, non mi ha lasciato niente di che.