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Honigstein ha scritto questa biografia di #Klopp poco prima che il tedesco vincesse i due titoli più importanti della sua carriera, la Champions League nel 2018 e la Premier qualche mese fa. Secondo me è un bene che “Bring the noise” (titolo originale) sia nato quando Klopp era ancora considerato un “meraviglioso perdente”, perché la narrazione non si perde nella naturale celebrazione di una serie di vittorie epocali, piuttosto si concentra sulle due sue esperienze più durature in Germania. Alla fine l'autore ha inserito in questa edizione un capitolo sulla finale di Madrid... chiudendo il cerchio.
Il libro è scritto seguendo lo stile di “Last Dance”, meravigliosa serie tv sui Chicago Bulls di Michael Jordan. Quindi non si comincia dall'infanzia, per poi finire con i nostri giorni, ma si procede per capitoli “sfalsati”, un capitolo sulle origini di Klopp, uno sul Mainz, uno sul Borussia Dortmund e uno sul Liverpool. L'effetto è piacevole, si evitano le tipiche 100 noiosissime pagine che raccontano di infanzie difficile e uomini che si fanno da sé, e va quasi subito al punto. Il filo conduttore non sono solo le vicende sportive della carriera di Klopp, ma anche le confidenze (alcune abbastanza intime) di alcune figure fondamentali del suo passato, dai familiari, ai direttori sportivi che ha avuto, per finire pure con qualche calciatore (Subotic, Gundogan, Henderson, ad esempio).
Si traccia così la storia di un grande allenatore, che prima ha rinnovato (insieme a Ragnick) il calcio tedesco, rialzandolo dal baratro in cui era finito dopo i Mondiali del 2006, prima portando in Bundesliga una stramba squadra come il Mainz, poi riportando alla gloria il Borussia Dortmund (anch'esso vicino al fallimento), dopodiché è sbarcato ad Anfield, per continuare a fare la storia. Manco a dirlo, la parola d'ordine è Gegenpressing, anche se non si parla molto di tattica nel libro (uno dei contro...).
Per chi vuole saperne di più sul passato di Klopp, su qualche passaggio fondamentale della sua carriera pazzesca (è seriamente, SERIAMENTE, partito da zero), è un libro che appassiona e si legge in pochi giorni... ma presuppone che si conosca la materia prima. Mi dispiace che ci sia poco Liverpool, anche se le partite chiave della sua carriera finora sono raccontate...
Ho trovato invece i capitoli sul Mainz i più affascinanti, i più “kloppiani”, probabilmente quelli meno scontati.