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Series
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Series
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La memoria del topo, in originale “The black echo” è un romanzo dello scrittore statunitense Michael Connelly, edito nel 1992 ed il primo di una lunga serie avente come protagonista il detective Harry Bosch. Il libro può essere considerato un police procedural atipico, in quanto la figura di Bosch è assolutamente predominante e non viene messo in particolare risalto l'eventuale contributo alle indagini di altri poliziotti.
Il protagonista è abbastanza noto tra i suoi colleghi, ha un passato da veterano nel Vietnam e lavora come detective della omicidi alla polizia di Los Angeles. Il suo nome completo gli è stato dato dalla madre in onore dell'omonimo pittore del XV secolo. Bosch, veterano della guerra del Vietnam e detective della polizia di Los Angeles, era stato assegnato alla DRO, Divisione Rapine-Omicidi, però, dopo aver ucciso il principale sospettato nel caso dei delitti in serie detti del Bambolaio, era stato punito e spostato nella meno importante Divisione Omicidi di Hollywood, con Jerry Edgar come partner.
Nella guerra del Vietnam i soldati appartenenti al reparto speciale dell'esercito statunitense addestrato per stanare i Vietcong dai loro nascondigli sotterranei venivano detti Topi di galleria.
Il titolo della traduzione italiana del romanzo, La memoria del topo, non ha lo stesso effetto del titolo originale, The Black Echo. Con questo termine venivano indicate le missioni nelle gallerie e l'atmosfera che vi regnava. Inoltre è importante notare che nel personaggio di Harry Bosch le sensazioni di oscurità e solitudine sono ricorrenti. Da qui l'importanza del titolo originale di questo primo libro che introduce la figura del famoso detective.
La trama si svolge ad Hollywood. Il detective Harry Bosch riceve una chiamata notturna: il cadavere di un uomo è stato ritrovato all'interno di una tubatura, lungo la strada della diga del Mulholland. Il caso sembra semplice: un tossicodipendente morto di overdose. Ma l'assenza di impronte all'interno del condotto ed un dito spezzato post-mortem, portano il detective a sospettare che le cose siano andate diversamente da come appaiono. Mentre il coroner analizza il corpo della vittima, Bosch nota un tatuaggio rosso e blu sul braccio: un topo, sorridente e ritto sulle zampe posteriori, con una pistola in una zampa e una bottiglia nell'altra. Il detective riconosce l'uomo morto grazie a quel tatuaggio: la vittima si chiamava Billy Meadows ed in Vietnam era stato un commilitone di Bosch, un topo di galleria. Le prime indagini mettono in luce anche il collegamento con uno spettacolare furto nel caveau di una banca di Los Angeles avvenuto alcuni mesi prima.
Il libro si legge velocemente ed è estremamente piacevole, la narrazione gioca tra colpi di scena e azioni al cardiopalma e come sempre la storia si muove tra doppi e tripli giochi; struggente e al tempo stesso avvincente come pochi. Si apprezza molto che non si parli di procedure e indagini dettagliate, ma tutto si basa sull'aspetto poliziesco e sulla psicologia dei personaggi, Bosch è un protagonista azzeccato e la storia cattura da subito.
Michael Connelly, ex cronista di nera del Los Angeles Times, conosce profondamente i suoi protagonisti e il campo dove si muovono ed è bravissimo a rendere al lettore quelle sensazioni di “thriller” che i soli grandi scrittori sanno fare. Harry Bosch poi, rimane uno dei personaggi in assoluto più riusciti nel panorama di questo tipo di narrativa.
Buona trama, con colpi di scena piacevoli e molte sorprese, che non annoierà mai il lettore. Consigliato.