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Una raccolta di racconti cyberpunk dal maetro del genere, una storia più bella dell'altra, atmosfere alla “blade runner, malinconiche, tecnologiche, un futuro raccontato in maniera superba...
In questa raccolta il genio di Gibson è espresso al suo massimo, e la percezione delle ambientazioni è trasmessa in maniera impeccabile...
quando il futuro è solo pioggia e microchip...
Questo è stato un fantastico primo approccio alla letteratura cyberpunk. I racconti, specie quelli iniziali, sono densi di dettagli di un mondo spinto all'estremo ma ancora squisitamente anni 80, con luci al neon, delfini cyborg e sequenze alla Tron. Ogni racconto tocca temi e ambientazioni molto diversi (e classici). Si va dalle egemonie politiche delle grandi corporate a silenziose invasioni dei bar, passando per il primo contatto alieno fino al transumanesimo. Da questo punto di vista è una raccolta ricchissima e molto varia a livello tematico, peccato per lo stile dell'autore a volte troppo dispersivo.
Caratteristica pressoché generale della raccolta è l'inquietudine e la malinconia di personaggi persi in una società folle, dove i sentimenti umani si perdono in un mare di ingranaggi e conquiste effimere. Perché il progresso tecnologico, nella raccolta, è vissuto come decadenza e raramente come una vittoria.