L'Alternativa del Diavolo
L'Alternativa del Diavolo
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L'alternativa del diavolo, in originale “The Devil's Alternative” è un romanzo thriller di Frederick Forsyth pubblicato nel 1979, che è uno scrittore britannico noto come autore di spy-story come “Il giorno dello sciacallo”, “I mastini della guerra”, “Dossier Odessa”, “Il pugno di Dio” e “Il quarto protocollo”.
Scritto prima del 1979, i capi di Governo e di Stato rappresentati nel libro sono fittizi, ma è possibile riconoscere alcuni protagonisti degli anni Settanta: Joan Carpenter, il primo ministro inglese nel libro, ricorda Thatcher; William “Bill” Matthews, presidente USA, è ricalcato su James “Jimmy” Carter; il suo consigliere per la sicurezza nazionale Stanislaw Poklewski rimanda chiaramente a Brzezinski e David Lawrence, il segretario di Stato USA a Vance.
“Non ho alcuna possibilità di scelta. O piuttosto, qualsiasi scelta faccia, degli uomini moriranno.” Il presidente degli Stati Uniti e altri capi di Stato nel mondo si trovano di fronte alla cosiddetta “Alternativa del Diavolo”: dover decidere la perdita di vite umane senza assumersene la responsabilità. La carestia che minaccia l'Unione Sovietica significa infatti la condanna a morte per migliaia di persone. Per scongiurare la fame, il Politburo del partito non ha altra scelta che rivolgersi ai Paesi dell'Occidente capitalista acquistando grandi quantità di grano. Gli USA vogliono approfittare della situazione di debolezza sovietica per costringerli a concessioni nel campo della riduzione degli armamenti nucleari.
Nel frattempo un gruppo di nazionalisti ucraini sta per infliggere al Kgb una grave umiliazione col fine di dimostrare che il famigerato e potente organismo di spionaggio non è poi così invincibile come si vuole far credere. Le conseguenze saranno imprevedibili sullo scacchiere politico mondiale dove un agente segreto inglese (con la sua controparte russa) ed i capi di Stato dei due blocchi contrapposti durante la guerra fredda giocano una partita dura in Europa, il campo di battaglia più importante per il dominio. Da Mosca a Washington, da Londra a Rotterdam, dalla campagna irlandese alla più grande petroliera del mondo, decine di personaggi, tra cui un gruppo di terroristi e un solitario agente segreto inglese incaricato di una delicatissima missione, si mettono in moto per risolvere il diabolico dilemma, in un continuo susseguirsi di colpi di scena che culmineranno in un'incredibile sorpresa finale.
Sicuramente questo romanzo è tra i migliori dell'autore (anche se è molto difficile trovarne uno che sia sotto le aspettative). Questa è una corsa velocissima e mozzafiato tra Cremlino, Casa Bianca, colonie in Cisgiordania, Mare del Nord, Downing street. La conclusione è una trovata tra le migliori che mi sia capitata di leggere nei libri di spy stories.
Frederick Forsyth, maestro del thriller internazionale, non smentisce il suo comprovato talento, ci regala un intreccio appassionante che rivela trame oscure e aggiungo che dietro a tutti i suoi libri c'è un elemento che è costante e che rende così appassionante le sue trame: la verosimiglianza. Non esistono eroi alla “Bourne” di Ludlumiliana memoria, ma persone normali che un acutissimo spirito d'osservazione, discrezione e tanta tenacia arrivano a sbrogliare matasse complicatissime come sono quelle dello spionaggio.
Forsyth arriva a descrivere in maniera così dettagliata il lavoro di spia che i suoi libri potrebbero essere letti come manuali d'addestramento: le tecniche, gli accorgimenti, le sottigliezze che usano i personaggi da lui inventati, sono così verosimili che ogni lettore leggendolo si trasforma nel migliore degli agenti segreti.
Questo romanzo è uno dei suoi maggiori successi della serie guerra fredda. E' un romanzo dalla tensione tagliente e penetrante. Un piccolo capolavoro. Da leggere per tutti gli appassionati di spy-stories.