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A collection of illustrated letters from Father Christmas recapping the activities of the preceding year at the North Pole. The letters were written by the author to his children.
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Le lettere di Babbo Natale, in originale inglese “Letters from Father Christmas”, è una raccolta di lettere fittizie attribuite a Babbo Natale e scritte da J.R.R.Tolkien, pubblicate per la prima volta nel 1976 in lingua originale, e in Italia nel 1980..
Tolkien inizia a inviare ai propri figli (John, Michael, Christopher, Priscilla) queste lettere il 25 dicembre 1920, proseguendo nel gioco per oltre trent'anni: firmate Babbo Natale, infilate in buste bianche come la neve, affrancate con i francobolli delle Poste Polari, esse raccontano con humour e creatività le storie di Babbo Natale, ma anche del pasticcione Orso bianco e dell'Uomo della Luna, arricchendole di disegni e poesie.
“Miei cari ragazzi, quest'anno tremo più del solito. Colpa dell'Orso Bianco del Nord! E' stata la più grande esplosione del mondo e il fuoco d'artificio più incredibile che si sia mai visto. Il Polo Nord è diventato tutto nero!”... così incomincia una di queste lettere, che io ho inseguito per un bel po' di librerie sotto Natale quando ne ho scoperto l'esistenza; e io ancora rimango stupito, affascinato e meravigliosamente impressionato dalla genialità di quest'uomo che ha portato alla luce due dei libri che probabilmente mi sono più cari: “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”.
Tolkien fa qualcosa di più per i suoi figli risponde alle loro letterine (fingendosi Babbo Natale) che tutti i bambini scrivono, dunque non solo una lista di regali da ricevere, ma un vero e proprio scambio epistolare, un appuntamento fisso che si verifica una volta l'anno. Lettere con francobolli, una calligrafia tremante per via degli anni suonati di San Nicola, Orso Polare che combina sempre tantissimi danni, gli elfi che fanno fuochi artificiali magnifici: tutto descritto e disegnato (e che disegni!).
Ma queste lettere ben presto diventano piccoli racconti, fiabe incantate di neve che descrivevano ai piccoli Tolkien la vita frenetica che a Natale e nei mesi immediatamente precedenti si svolge al Polo Nord, in questa specie di fiaba ad episodi emerge già tutta la sua fantasia e inventa un'universo di elfi rossi e verdi, gnomi rossi, goblin e animali parlanti: il personaggio di Orso Bianco del Nord, generoso e pasticcione, regala le pagine più divertenti e tenere, ma non mancano battaglie impegnative contro i cattivi che già hanno l'eco degli epici scontri degli scritti futuri.
Questo libro è meraviglioso, da leggere, leggere e ancora leggere o magari da prendere a spunto per i propri figli, per fargli vivere ogni Natale (e l'atteso dello stesso) con meraviglia e sorpresa infinita.