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Ho trovato questo libro al mare, in quelle librerie tipiche dei posti di vacanza, dove si ammassano centinaia di libri venduti per lo più a pacchi e a prezzi stracciati... a volte si fanno delle trovate interessanti confusi ai soliti thriller e romanzi rosa.
Piccolo tesoro che è andato subito nella mia sezione della libreria dedicato alla prima guerra mondiale, mi mancava un testo che era dedicato solamente alle lettere dei soldati e dei parenti che si scrivevano da casa e dalle zone di guerra o anche dai campi di deportazione.
Libro che ripercorre tramite le cartoline militari, tutte tratte da una collezione privata, la Grande Guerra, per lo più dalle cime delle Dolomiti, scacchiera dove morirono a centinaia di migliaia i soldati italiani e austro-ungarici. Tragedia immane di uomini costretti a combattere anche a meno quaranta gradi su cime innevate, dentro baraccamenti costruiti attaccati al ghiaccio e alla roccia.
Il libro è bello, ricco di testimonianze, ma dopo un po' si ripete e neanche la breve presentazione sul teatro di guerra antecedente le lettere riescono a spezzare la monotonia di parole che invece dovrebbero colpire al cuore e fare male. Probabilmente si poteva fare un po' di più a livello grafico ed editoriale.
Ciò non toglie la preziosità di questa raccolta per capire il sacrificio di chi combatté su questi scenari, oggi meta di turisti, che dovrebbero oltre ad apprezzare questi contesti magnifici, anche quello che fu la scacchiera di morte di molti uomini valorosi.