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L'ultima verità, in originale “Trevayne” è un romanzo di spionaggio scritto da Robert Ludlum e pubblicato nel 1973, scritto con lo pseudonimo di Jonathan Ryder. Una cusriosità: questo romanzo è l'unico romanzo Ludlum senza la parola “Il” nel titolo. Il libro è stato successivamente ristampato con il nome proprio di Ludlum. L'autore ha spiegato il motivo per il suo uso di uno pseudonimo dicendo che doveva pubblicare con il nome di Jonathan Ryder perchè la saggezza convenzionale del tempo era che un romanziere non poteva pubblicare più di un libro all'anno.
Robert Ludlum, come già detto molte volte nelle mie precedenti recensioni è un maestro indiscusso del genere spy-story, tanto da meritarsi l'appellativo di “Mr. Plot” -signor complotto-. Ha scritto 27 romanzi thriller. Il numero di copie dei suoi libri in stampa è stimato tra 290 milioni e 500 milioni. I suoi libri sono stati pubblicati in 33 lingue e 40 paesi. Ludlum ha anche pubblicato romanzi sotto gli pseudonimi di Jonathan Ryder e Michael Shepherd.
È diventato celebre per la serie di romanzi “The Bourne Identity” ai quali sono stati vagamente ispirati tre film.
La trama di questo romanzo: la storia ruota attorno un magnate indipendente e testardo che accetta con riluttanza un appuntamento dal presidente degli Stati Uniti a capo di una sottocommissione per indagare sugli illeciti e la corruzione dilagante commesse da appaltatori e subappaltatori con il Pentagono. L'indagine, ovviamente, dissotterrerà rapidamente verità pericolose.
La domanda che ci si rivolge durante la lettura del libro è “chi sono i veri poteri che tracciano le trame degli Stati Uniti d'America?” Il protagonista di questo libro dovrà affrontare corruzione, mafia, politica, interessi economici e ideologici, per scoprirlo. Scritto sotto l'influenza dello scandalo Watergate, un romanzo avvincente e come sempre nella tradizione di Ludlum molto plausibile.
Ennesimo capolavoro del maestro dell'intrigo... Ludlum si conferma maestro di articolazione della trama, colpi di scena e dialoghi veloci e ben strutturati. Anche il soggetto della trama è intrigante e mozzafiato come sempre. A mio parere, uno dei migliori romanzi di Ludlum dopo la trilogia di Bourne. La parte finale è un capolavoro per intensità e suspense, con ovviamente risvolti imprevedibili.
Lo consiglio a chi volesse trascorrere qualche ora di tensione e suspense. Anche se, personalmente, se volessi apprezzare da subito l'autore partirei con la Trilogia di Bourne.