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PREZZO LANCIO FINO AL 28 GENNAIO. VI È SEMPRE UNA RAGIONE PER CUI UNA PORTA È CHIUSA. Londra,1799. Un tempo rinomato, l’Emporio di Antichità Esotiche dei Blake, racchiuso fra un caffè e la bottega di un merciaio, ha da offrire soltanto opere contraffatte, armature scalcagnate e ninnoli privi di valore da quando è finito nelle mani di Hezekiah Blake dopo la tragica morte di suo fratello Elijah. Stimati archeologi e collezionisti, Elijah Blake e sua moglie Helen sono rimasti uccisi dal crollo di uno scavo in Grecia. L’incidente ha lasciato illesa Pandora, la figlia della illustre coppia, ma ha determinato la sciatta decadenza dell’Emporio, rapidamente divenuto una bottega di polverose cianfrusaglie nelle mani sbagliate di Hezekiah. Gli anni sono passati e Pandora, detta Dora, è ora una giovane donna che sogna di diventare un’artista orafa. Un sogno che lei coltiva con caparbietà mentre trascorre le sue ore nell’Emporio in cui l’inettitudine e l’oscura attività dello zio trascinano sempre più il nome dei Blake nell’infamia e nell’oblio. Un giorno, di ritorno al negozio, una scena spaventosa si schiude davanti agli occhi della ragazza: di fronte all’Emporio giace, ribaltato, un carro. Il cavallo, sdraiato sul fianco, sembra illeso, Hezekiah, invece, è intrappolato sotto l’animale. Attorno a lui tre uomini malvestiti, con il terrore negli occhi e l’odore salmastro dei marinai addosso, armeggiano e imprecano alla scalogna mentre fissano una cassa incrostata di molluschi rimbalzata sul selciato. Nei giorni successivi Hezekiah, malconcio e sospettoso, chiude la cassa a chiave nello scantinato e vieta alla nipote di accedervi. Che cosa c’è in quella cassa? Perché Hezekiah è impallidito quando la nipote glielo ha domandato? E per quale motivo ordina a chiunque di non mettere piede nello scantinato? Incapace di tenere a freno la curiosità, Dora si avventura nello stanzino buio e umido per imbattersi in qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Ambientato nella Londra georgiana, in cui splende l’astro del neoclassicismo e si diffonde l’irresistibile attrazione per il mondo antico, Pandora è un avvincente mystery tradotto in numerosi paesi e acclamato dai lettori, catturati da una scrittura capace di ricreare in ogni dettaglio lo spirito di un’epoca affascinante e di una storia d’amore e di inganni, di segreti e speranze. «Sullo sfondo magnificamente reso della Londra georgiana, Pandora intreccia l’antico mito greco con un mystery pieno di suspense e una seducente storia d’amore. Un romanzo lussureggiante, evocativo e assolutamente irresistibile». Jennifer Saint «Traboccante di autentici dettagli georgiani e di personaggi riccamente immaginati, Pandora è un debutto folgorante! Avvincente e pieno di mistero!». Joanne Burn
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An interesting historical mystery set in London, with undertones of Greek mythology.
Contains spoilers
This seemed like a promising take on the whole retold mythology genre. Rather than it be an actual mythological character, we have (Pan)Dora Blake in London in 1799, unwilling employee to her uncle who’s running her deceased parents antiquity shop into the ground one forgery at a time. Her deceased parents were killed during an excavation disaster a decade ago, leaving Dora orphaned and stuck at her uncle’s mercy. A strange crate arrives for her uncle one day, and Dora makes it her mission to see its contents – a giant Grecian vase, in pristine condition. Dora, now with aspirations of jewelry design, hopes to use this vase to fuel inspiration for her jewelry pieces, but gets sucked into the vase’s origin story, one that involves her parents and her uncle as well.
Unfortunately, I didn’t think the book lived up to its ultimate goal. While I appreciate the different spin on the genre, the book felt really meandering in places, and it seemed like Dora’s motivations changed depending on when you checked in on her. (Mild plot spoilers here)either she wanted to take over her parents shop, as it had once been a great thing in London, or she wanted to wash her hands of the whole thing and make jewelry. This made her character feel a little inconsistent and changeable depending on what was going on at the time.
It also felt like nothing happened, despite there being this mystery hanging over the entire book. I don’t know if it was as product of the writing or wanting more of a mystery than we got, but even though there were some standout scenes, I honestly felt kind of bored with the whole thing. (Large ending/plot spoilers)I sort of wanted the vase to be more of a thing than what it was, which was a vessel for a message from her parents to her. There were some hints and intimations that there was something supernatural about it, but I guess that amounted to nothing in the end, and it left me a bit disappointed.
It’s an adequate book, but nothing I’d probably recommend to anyone. Perfectly average, I guess.