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Il gioco dell'angelo avvince e ti tiene con il fiato sospeso. Punto. Basterebbero questa breve descrizione a rendere perfettamente l'idea di questa storia.
La narrazione ti prende praticamente da subito e ti conduce nella città misteriosa di Barcellona al fianco del protagonista: figura dipinta in maniera eccelsa e straordinariamente viva. Anche l'antagonista di questa storia è caraterrizzato da un senso del mistero che esce dalle pagine per ammaliarti come una spira di fumo che avvolgendoti ti conduce direttamente nelle pagine del libro.
Davvero molti gli spunti di riflessione e le ideologie eofferte nelle varie discussioni sulla religione tra i due personaggi principali. Volendo fare un appunto e lo faccio (non dando così la quinta stellina) trovo forse che i riferimenti all'opera precedente (la libreria e il cimitero dei libri dimenticati) sembrano essere stati messi ad arte per emettere un canto delle sirene ai lettori del libro precedente in quanto probabilmente superflui perchè la storia sembra filare già di per se; trovo anche il finale non all'altezza e sottotono rispetto alla trama magistralmente intrecciata.
Una scrittura molto profonda, coinvolgente, tratteggiata e descrittiva, con splendidi passaggi e metafore da annotare man mano che si procede nella lettura che non risultano appesantire la fluidità della storia.
Attendo con ansia la terza prova di questo scrittore, per capire se entrerà a far parte della mia personale classifica dei miei autori preferiti.