«Un innato talento per la suspense è legato alla penna di Ann Rule.» Il Sole 24 Ore «Drammatico e agghiacciante come la finestra della camera da letto che va in frantumi a mezzanotte.» New York Times «Ann Rule racconta e cerca di dare una risposta alla domanda: che cosa ha creato un mostro?» il venerdì di Repubblica Quando la realtà supera qualsiasi finzione, soltanto una grande scrittrice può raccontarla. Questa è la storia di un figlio affettuoso, di uno studente modello, avviato a diventare un brillante avvocato, di un uomo che ha salvato numerose persone lavorando presso un «telefono amico». Ma questa è, anche, la storia dell’assassino seriale più famoso degli Stati Uniti. Dell’uomo che, con inaudita ferocia, a un certo punto della sua vita ha cominciato a uccidere e ha continuato a farlo per vari anni, senza lasciare la minima traccia, tenendo in scacco la polizia di un intero Paese. E che ha assassinato almeno ventotto giovani donne, ma probabilmente molte di più. Questa è la storia di un killer e della donna che ha capito, all'improvviso, di conoscere quel killer, di essere stata sua amica per molti anni e di avere avuto, per tutto quel tempo, un estraneo al suo fianco. Questa è la storia di Ted Bundy e di Ann Rule. Non avete mai letto una storia simile. E se, leggendo, sarete spinti a chiedervi: «Ma è davvero successo tutto questo?», sappiate che esiste un’unica risposta: «Sì». Ann Rule (1935-2015), dopo un’infanzia trascorsa a viaggiare per gli Stati Uniti al seguito del padre, allenatore di football e basket, è diventata la più giovane poliziotta in forza al dipartimento di polizia di Seattle, frequentando anche numerosi corsi e seminari di criminologia e tecniche investigative. Considerata un’esperta nel campo dei serial killer è stata consulente della CIA e dell’FBI. Dal 1969 si è dedicata alla scrittura e, da allora, ha pubblicato più di mille articoli e diciotto libri, sedici dei quali sono entrati nella classifica del «New York Times», spesso raggiungendone la vetta. Nel 1971 ha conosciuto Ted Bundy al «telefono amico» della Crisis Clinic di Seattle, diventandone amica e confidente. Da quell’esperienza è nato Un estraneo al mio fianco, il suo libro più noto e clamoroso best seller internazionale di true crime. Con 35 fotografie fuori testo
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