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Una fortuna pericolosa, in originale “A Dangerous Fortune” è un romanzo del 1993 di Ken Follett, il libro è un mistery-thriller ambientato nell'alta borghesia in diversi anni della seconda metà dell'ottocento. Il periodo storico è quello dell'Inghilterra della seconda rivoluzione industriale, un paese nettamente diviso tra ricchi capitalisti e poveri appartenenti alla classe operaia, ridotti alla fame. Viene messa in evidenza anche la rivalità tra i borghesi, che acquistano sempre più potere e ricchezza, e i nobili, che pur avendo meno risorse finanziarie conservano un grande prestigio. Nel libro sono più volte citati anche alcuni mezzi frutto del progresso tecnologico di quegli anni, come il treno, il telegrafo e il grande transatlantico che collega l'Europa alle Americhe.
Alcuni dei libri di Follett hanno raggiunto la prima posizione del New York Times, tra cui “Triplo”, “Il Codice Rebecca”, “Un letto di leoni”... Due dei suoi romanzi, “I pilastri della terra” e “La cruna dell'ago”, sono stati inseriti nella lista dei 101 best-seller più venduti di tutti i tempi. Ha venduto più di 150 milioni di copie nel mondo, ed è uno dei più ricchi e famosi giallisti britannici della storia, dopo autori come Ian Fleming e Agatha Christie.
La trama del romanzo si può così riassumere: i protagonisti della storia sono un gruppo di persone membri di importantissime famiglie dell'Impero Britannico, li vedremo prima ragazzi, poi giovani e infine uomini adulti. Mentre i ragazzi sono al college succede un fattaccio che causa la morte di un ragazzo, la colpa dell'accaduto sembra essere di Edward Pilaster (nipote e futuro erede del socio anziano della banca di famiglia), tuttavia il processo a quest'ultimo viene evitato grazie alla testimonianza fasulla di Miguel Miranda, che si guadagna la stima di Augusta Pilaster (da cui è anche attratto fisicamente), madre di Edward, e quindi Miguel si guadagna l'ingresso per il bel mondo. Ha inizio così una vicenda di circa trent'anni di corruzione, doppie vite e omicidi irrisolti o insabbiati dovuti ad intrighi finanziari. Gli interessi dei vari membri della famiglia regnano sul bene comune, e gli stessi parenti cominciano ad odiarsi e ricattarsi tra loro per cercare di far prevalere i propri interessi, contemporaneamente si sviluppano passioni lecite e non, con i più onesti che devono soccombere per fare posto ai più avidi, su tutti Augusta Pilaster, che vuole un titolo nobiliare e vuole che il figlio incapace diventi Socio anziano della banca, in questo è appoggiata da Miguel Miranda nel frattempo divenuto ambasciatore del suo paese, che dai tempi del college esercita un ascendente fortissimo su Edward. Miguel Miranda infatti è il vero burattinaio della vicenda, usa il suo potere su Edward e Augusta per controllare la banca e farle fare pessimi affari che vadano a vantaggio del padre e del suo tentativo di colpo di Stato.
Ken Follett crea una saga famigliare la cui storia comincia nel 1866 e si chiude circa 30 anni più tardi e che si avvicina incredibilmente ai livelli raggiunti ne ‘I pilastri della terra'. Per complessità della narrazione, per la grande accuratezza nella ricostruzione dei luoghi, usi e costumi e per l'impegno nella scrittura può essere considerato uno dei capolavori dell'autore.
Il bravo Ken Follett fa quello che gli riesce meglio anche in questo libro: si documenta e analizza in modo preciso e documentato l'Inghilterra della seconda rivoluzione industriale, riesce a descrivere ambientazioni e storie di vita come pochi sanno fare. Tono incalzante, storia credibile e avvincente. Personaggi ben descritti, ti trascina dentro il libro fino a mollarti solo all'ultima riga dell'ultima pagina. Questo romanzo è un giallo in piena regola con veri e propri colpi di scena.
Le mie tre stelle non sono del tutto giuste nel confronto di un libro che ha un grandissimo plot narrativo, perché oggettivamente la storia narrata merita davvero, è solo che non mi piace l'ambientazione storica che fa da scenario, perchè questo periodo storico non è tra i miei preferiti, solo per questo lascio questa valutazione, un mio mero pregiudizio sull'Inghilterra dell'ottocento.
Per tutto il resto, mi sento di consigliare a tutti questo libro.