Che cosa accade in noi quando un amore ci trasforma, ci violenta, ci intossica a poco a poco come un veleno? «L'amore malato si cura con più amore.» In un trascinante racconto poetico Achille Lauro scorre lungo le 24 ore del 16 marzo aprendo la porta del suo onirismo notturno per poi approdare all'alba e recitare la parte da uomo di successo. Le parole affollano la mente in una ridda senza respiro, i ricordi di una vita trascorsa in squallidi casermoni si sovrappongono a quelli attuali di stivaletti lucidi firmati e riunioni ai piani alti. Ma tutto ciò è solo uno scenario che appare sullo sfondo, distaccato dalla voce dell'anima. Voce potentissima che grida l'amore, grida all'amore. Grida come tanti già gridarono, piangendo e maledicendo, da Saffo a Prévert. Amore, splendida illusione. Poesia scritta male su un foglio stropicciato. Amore come un despota. O una roulette russa. Eppure «il Purgatorio è amare e non accorgersene, / l'essere vuoti, / il non provare più nulla: / il "non essere"». L'amore è Inferno e Paradiso. Ci tormenta e ci uccide. Ma è il solo a poterci rigenerare, riportare in salvo. E ad aprirci orizzonti di arte e poesia. Con lo stesso titolo 16 marzo del singolo uscito ad aprile 2020, questo straordinario libro non è un semplice compendio alla canzone ma un viaggio inedito alle radici della creatività e dell'ispirazione di un grande artista. E insieme è un vibrante, irresistibile poema d'amore.
Reviews with the most likes.
Poeta, si fa chiamare l'autore di questo libro. E poeta è diventato con questo libro.
16 Marzo. L'ultima Notte è una poesia scritta dal poeta alla vita; il lettore riesce collegare con quello che vuole dire lo scrittore.
Quando appena cominciava a leggere questa bella lettera, già volevo finirla per metterle cinque stelle. Ma quando l'ho finita ho pensato che se avesse la possibilità di aggiungere di più, le avesse aggiunto senza dubbio.
Devo dire, che già avevo letto: “Sono Io Amleto”, la biografia di Achille Lauro e conoscevo qualche su di lui. Tuttavia in questo libro, ho finito di capire i suoi pensieri più profondi. La sua forma di vedere la vita, la sua consapevolezza di che cos'è esistere, di che cos'è viver in questo mondo. La lettera che scrive in forma di prosa, che prima sembra che va diritta a una musa; la sua musa, chi lui si riferisce come “amore”, perché per lui è la sua innamorata. Tuttavia, quando arrivi alla fine di questa meravigliosa prosa ti hai resso conto, che non le scrive a la musa, sennò quella persona di cui si è innamorato è la sua propria vita. Perciò finisce per chiamarla “Lucifero” come se dal diavolo si trattasse.
Per me è bellissimo vedere, come l'autore è capace di esprimere le cose così come le sente. Non ha nessuna paura. Questo libro è perfetto per quelle persone che cercano il vero talento e mostra chiaramente che l'arte è una buona maniera di scappare delle paure e del dolore.