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Non mi sono ancora fatto un'idea precisa di questo libretto, l'inizio è originale ma alla lunga pesante fino al momento della rivelazione al protagonista (un quadrato) dell'esistenza di una terza dimensione. Da quel punto in poi il libro prende tutt'altra piega e mostra una freschezza di idee e ragionamento cristallina.
vista la compattezza del libro, consigliato a tutti!!!
“Fatlandia” si presenta come un libro che sfida le convenzioni letterarie, apparentemente più simile a un trattato di geometria che a un classico romanzo. L'idea di esplorare il concetto della cecità umana di fronte a scoperte rivoluzionarie è intrigante e affascinante, portando il lettore a riflettere su quanto sia difficile superare le convinzioni consolidate.
Il romanzo affronta la tematica della persecuzione di coloro che osano esplorare territori al di là delle attuali concezioni accettate, ritraendo la loro condanna come “pazzi” e la loro successiva reclusione o addirittura eliminazione. Questo tema, senza dubbio, aggiunge profondità alla trama e fornisce uno sguardo acuto sulle reazioni della società di fronte all'innovazione.
Nonostante l'idea intrigante e alcune parti del libro che catturano l'attenzione, devo ammettere che la lettura di “Fatlandia” è stata un'esperienza che ha suscitato in me una certa noia. La narrazione, centrata sull'analisi geometrica, risulta a tratti prolissa e eccessivamente tecnica, rendendo la lettura un compito impegnativo.
Tuttavia, è impossibile ignorare alcuni aspetti positivi di “Fatlandia”. Le descrizioni dettagliate delle scoperte geometriche, sebbene complesse, offrono un approfondimento unico e stimolante per chi è appassionato di matematica. Le parti del libro che esplorano la resistenza della società alle nuove idee sono ben strutturate e riescono a trasmettere un senso di urgenza e tensione.
La prefazione e la postfazione, seppur incomprensibili per alcuni, potrebbero essere apprezzate da lettori più attenti e interessati alla sperimentazione letteraria. La loro presenza potrebbe essere interpretata come un tentativo di arricchire l'esperienza di lettura, anche se il risultato potrebbe variare a seconda delle preferenze del lettore, una lettura deludente. Invece di arricchire l'esperienza del lettore, sembrano essere aggiunte solo per raggiungere una lunghezza accettabile per la pubblicazione.
In conclusione, “Fatlandia” è un libro con un concetto affascinante e alcuni momenti notevoli, ma la sua esecuzione potrebbe non essere adatta a tutti i gusti. Chi è disposto a immergersi in un approccio più analitico e geometrico alla narrazione potrebbe apprezzare appieno il libro, trovando in esso una fonte di stimoli intellettuali unica.
E poi sarà che in fondo ho sempre odiato la geometria.