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Soverchiato dalla cima ad artiglio e dalle giogaie scoscese dell’omonimo monte, il reame di Gormenghast ha il suo centro in un immane agglomerato tirannico con le sembianze di un castello. Qui ogni antica bellezza si è corrotta in cupa fatiscenza: le mura sono sinistre «come banchine di moli», e le costruzioni si tengono tra loro «come carcasse di navi sfasciate». E qui, intorno al piccolo Tito – divenuto il settantasettesimo conte dopo la misteriosa morte di Sepulcrio –, si muovono gli esseri inconcepibili che sono la sostanza stessa di cui è composto il castello: la gigantesca contessa Gertrude, la madre, dalle spalle affollate di uccelli e dallo spumoso strascico di gatti bianchi; l’amata sorella Fucsia dai capelli corvini, che col suo abito cremisi infiamma i corridoi grigi; il fanatico custode delle leggi, Barbacane, nano storpio che raggela il sangue col secco schiocco della sua gruccia; e il gelido Ferraguzzo, che non cessa di ascendere verso il culmine della sua bramosia di potere. Prigioniero di riti decrepiti e di trame che falciano la sua livida Corte, Tito, che pure vorrebbe sfuggire a Gormenghast, dovrà combattere per salvare dal Male il cuore del castello – e trovare se stesso: perché forse un altrove non è nemmeno pensabile, e tutto conduce a Gormenghast.Nel secondo pannello della sua trilogia, Peake raggiunge il nucleo più oscuro di una narrazione che molti hanno paragonato, per vastità di respiro e potenza visionaria, al "Signore degli anelli". In realtà egli va molto oltre, riuscendo a saldare in un travolgente flusso romanzesco il male della storia e il Male metafisico, e a far dono al lettore di una scrittura che fonde lo smalto imprevedibile dei colori alla precisione iperrealistica dei dettagli – quasi la ‘trascrittura’ dell’arte di un pittore fiammingo gettato dal caso nel cuore di un altro mondo, che non abbandonerà più la nostra memoria.
Featured Series
4 primary books5 released booksGormenghast is a 5-book series with 4 primary works first released in 1946 with contributions by Mervyn Peake and Maeve Gilmore.
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My initial thought is that Tim Burton should've made a movie out of this. A quick check of IMDB turns up this production instead, which looks brilliant: http://www.imdb.com/title/tt0197154/
Gormenghast isn't so much horror–although if you mediate for a few minutes on the lives these people are trapped in you'll find plenty of that–as it is a grotesque, the literary equivalent of an old-style circus freak-show, which it's characters all pushed to the far extremes of caricature. Peake manages for all of that to make them human, although I found none sympathetic.
This book really wasn't my cup of tea, but that's not it's fault: if you enjoy rich, often funny, grotesque historical fiction, it's worth a look. And I can't really compare it to anything because it really isn't like anything. It's original. The love-child of Lovecraft, Dickens and Poe is probably the closest comparison. I get the impression Peake has been an influence on Pratchett: Stearpike or Flay or Swelter would be well at home in Anhk Morpork, but Pratchett doesn't quite have the cruel streak required for Gormenghast, and that's just fine by me.