«La pace non è solo assenza di guerra, e una buona vita non significa solo assenza di sofferenza. Una buona pace, una pace in cui le comunità possano svilupparsi, può essere costruita solo quando chiediamo a noi stessi e agli altri di essere un po' più che buoni, un po' meglio che forti. E una buona vita, una vita in cui si può godere il mondo e vivere con uno scopo, la si può costruire solo se non ci limitiamo a vivere per noi stessi.» Il cuore e il pugno racconta il percorso di formazione di un uomo con un passato di combattente, Eric Greitens, oggi impegnato in politica come governatore del Missouri, che ha cercato di dare un senso alla propria esistenza a partire da questi princìpi. Una volta resosi conto che la comoda vita dello studente universitario gli andava stretta, Eric decide di girare il mondo in cerca di avventure, ma ben presto, dopo una deludente esperienza di insegnante in Cina, che nel 1993 presentava ancora tratti terribilmente simili a quella della strage di piazza Tienanmen, capisce che non è di questo che ha bisogno, ma di una strada da seguire. E così inizia a prestare servizio volontario in prima linea su diversi fronti umanitari: nei campi profughi in una Bosnia insanguinata dalle campagne di pulizia etnica, a fianco degli orfani dello spaventoso genocidio in Ruanda e dei bambini di strada in Bolivia, e infine in India a sostegno della missione di Madre Teresa. Ma più accumula esperienze, più si rende conto di una verità per lui incontrovertibile: di fronte a una minaccia concreta, l'uso della forza diventa una necessità. Decide allora di intraprendere la carriera militare sottoponendosi al terribile addestramento dei Navy SEAL, il corpo d'élite della Marina statunitense, che poi guiderà in molteplici missioni tra Afghanistan, Sudest asiatico, Kenya e Iraq, fra attacchi brutali e indicibili sofferenze, incontri strazianti, ma anche mirabili esempi di spirito di gruppo, solidarietà e fratellanza. È al termine e al prezzo di questo lungo e accidentato itinerario, dice Greitens, che il segreto di una «buona vita» gli si è rivelato nella sua paradossale semplicità, cioè quando ha finalmente capito che la compassione - il cuore - senza la forza vacilla, e che la forza - il pugno - senza la compassione è solo un colpo vibrato nel vuoto.