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Esile ma abbastanza significativo: un testamento politico e un'invettiva contro quel boia di Nixon. Tuttavia tra poesia e politica questo testo si ferma più sulla prima, non va a fondo delle questioni pratiche ma si limita alle sensazioni dell'autore su quello che sta succedendo intorno a lui. Quindi come testamento politico non funziona proprio al cento per cento, mentre come poesia è abbastanza riuscita. Purtroppo non posso dare più di un 3++ quasi 4. Invece l'idea dell'eliminazione (politica ahem sia chiaro ahem) di Nixon mi pare la cosa più giusta mai pensata.