Ratings1
Average rating3
We don't have a description for this book yet. You can help out the author by adding a description.
Featured Series
10 primary booksCulture is a 10-book series with 10 primary works first released in 1987 with contributions by Iain M. Banks.
Reviews with the most likes.
La guerra di Zakalwe, in originale “Use of Weapons” è un romanzo di fantascienza dello scrittore scozzese Iain M. Banks, pubblicato per la prima volta nel 1990. Nel 1974 Banks scrisse una versione molto più lunga del libro con un'impostazione ancor più complicata (Banks: “Era impossibile comprenderla senza pensare in sei dimensioni”), molto prima che qualunque altro suo libro (di fantascienza o meno) fosse stato pubblicato. La guerra di Zakalwe è il terzo romanzo del Ciclo della Cultura.
Per chi non lo sapesse nel ciclo della Cultura viene descritta una immaginaria società anarchica, socialista e utopica. La Cultura è caratterizzata dall'essere una società in cui tecnologie avanzate provvedono praticamente senza alcun limite materiale alla ricchezza ed al sostentamento di ognuno, senza chiedere nulla in cambio, avendo tutto ma abolendo il concetto di possesso, dall'aver superato quasi tutti i vincoli fisici biologici (inclusa la malattia e la morte) e dall'essere una società stabile, priva di leggi e quasi totalmente egualitaria. La maggior parte dei romanzi del ciclo della Cultura si occupa di personaggi come diplomatici, spie o mercenari, per lo più di persone che si occupano del lavoro sporco per conto della Cultura.
La trama del romanzo: il libro è costituito da due linee narrative, intessute in capitoli alterni. I numeri dei capitoli indicano a quali linee appartengono: una linea è numerata prima in parole (Uno, Due ...), mentre l'altra è numerata al contrario con i numeri romani (XIII, XII ...). La storia narrata dai primi avvenimenti prosegue cronologicamente (come suggerito dai numeri) e racconta una storia autonoma, mentre i successivi capitoli avanzano a ritroso nella vita di Zakalwe. A complicare ulteriormente quest'impostazione vi sono un prologo ed un epilogo ambientati subito dopo gli avvenimenti riconducibili alla linea narrativa principale, e molti flashback sparsi tra i vari capitoli. La narrazione assume la forma di una biografia frammentaria di un uomo chiamato Cheradenine Zakalwe, nato fuori dalla Cultura ma reclutato al suo interno dall'agente di Circostanze Speciali Diziet Sma per lavorare come agente operativo intervenendo in civiltà più primitive. Il romanzo racconta alcuni di questi interventi e i tentativi di Zakalwe di fare i conti col proprio passato.
Questo è il terzo romanzo sulla Cultura che leggo e sebbene i primi due li ho apprezzati di più, anche questo non è male. Banks, nella sua sfrenata fantasia, riesce non solo a stuzzicare l'interesse con una trama avvincente, ma anche con una forma del tutto inusuale come ho spiegato sopra. Se poi consideriamo i numerosi flashback, i ricordi, i sogni e i deliri abbiamo una specie di raccolta di racconti che vedono come sfondo questa curiosa società che prende il nome di Cultura. Una trama avventurosa ed originale, che sembra quasi scontata in certi punto salvo poi giungere con colpi di scena ormai inaspettati.
Giunto al terzo libro si delinea sempre meglio questa strana società futuristica che è la Cultura che riesce da una parte si eleva a paladina delle libertà, ma dall'altra lo fa imponendolo con ogni mezzo, anche con la guerra. La Cultura vorrebbe rappresentare l'utopia della società perfetta, ma dentro di sé è la prima a sapere che così non può essere. Ma ciò che più risalta nel romanzo è la figura appunto di Zakalwe: guerriero e soldato del futuro che porta dentro di sé peccati e colpe indicibili.
Il romanzo sembra non avere un inizio né una fine, con un finale che turba alquanto.