Ratings235
Average rating3.7
I initially gave this a 2 or 3, because King had put himself into the plot and made himself the center of the magic [for lack of a more appropriate term].But this is a continuation to [b:Wolves of the Calla 4978 Wolves of the Calla (The Dark Tower, #5) Stephen King https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1419360231l/4978.SY75.jpg 2754911] which is my favorite in the series. This one has more plot movement and more references to the overlapping stories, including another of my King favorites [b:Rose Madder 10619 Rose Madder Stephen King https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1660826989l/10619.SY75.jpg 833191], and even more overlapping Earths. And so I've changed my rating to 4.
While this is certainly not a terrible book when compared to other works, it is nonetheless one if the weakest of the Dark Tower novels for me personally. The narrative seems disjointed and the strongest aspect of the series, Mid World and its many strange coincidences, are missing for the vast majority if the story. Despite that it does at least rush us headlong into the conclusive book of the series and serves to give Roland and his companions some impetus on the final stretch to the field of roses and the Dark Tower.
I shouldn't add this as a read... I skimmed 60% of it. In my opinion, the story of the dark tower peaked with Wizard and Glass (book 4) and went downhill from there.
In my review about the Wolves of the Calla I said that King took the Dark Tower series to a next level of weirdness, not knowing what was to come in this book.
Everything starts to blend. King explores the borders of reality and fantasy. He went in meta-mode, big time. Multiple times, multiple worlds, multiple personalities.
As this book is relatively short, it is fast paced. I thought the pacing was better then in the previous books.
THen there is of course the controversial decision from King to make himself a character in the book. I liked it, it was weird, but it worked.
It gave the story an intimate and personal charge, especially together with the coda in the form of a diary.
As a reader you can feel King is very much involved in his Dark Tower series, more then with the rest of is oeuvre.
4.5 stars for me
Contains spoilers
Can't believe King really inserted himself into his own book...that part really took me out. Very good book, otherwise.
Executive Summary: This book has some good parts, and is enjoyable if you've gotten this far in the series, but in my opinion it's the weakest of the 7.Audio book: Not much to say about this that hasn't been said in my previous reviews really. George Guidall is a pretty good reader, but I still miss the voices of Eddie and Susannah that Frank Muller did.Mr. Guidall does have an excellent voice for the narration of the story, and Roland, probably better than Mr. Muller, but I find him lacking on the voices for all the rest of the characters.Full ReviewThis book is one of the shortest in the series, and it shows. It feels more like a transition and staging book for [b:The Dark Tower 5091 The Dark Tower (The Dark Tower, #7) Stephen King http://d.gr-assets.com/books/1348208581s/5091.jpg 6309701] that follows. By itself, I don't think it would stand up very well.Thankfully Mr. King released the final 3 books over the course of about 2-3 years, so I wasn't stuck waiting for the next volume quite so long as in the past (I waited 5+ years for [b:Wolves of the Calla 4978 Wolves of the Calla (The Dark Tower, #5) Stephen King http://d.gr-assets.com/books/1348608372s/4978.jpg 2754911]).I feel like very little happens in this book, and it's more about putting things into place. Maybe that's why it's so short. Of course some might disagree with my calling a 400 page book short.After the battle with the Wolves the Ka-tet is split, and most of the events in the book take place almost entirely in our own world.This book starts running rather than inching in the direction of what I would call Deus Ex Machina in most other books/series. It also gets incredibly Meta. For me however, it just works.The series builds on the idea of multiple worlds/universes/levels of the tower and Mr. King takes that to an extreme with this book.I can see this being polarizing. In fact my friend who read it recently was very upset by that part of the story, but I think it fits the story of the tower. Or is it just a story? Say true, and I say thank ya.
My least favourite of the series so far. Still very enjoyable, but I thought there were some sections that King tried too hard to be clever, and this made things a little muddled and confusing. Not something I'm used to in his books.
Decido qui di raccogliere i miei appunti e le mie varie impressioni per l'intera saga della “Torre Nera” di Stephen King, composta da:
La torre nera I: L'ultimo cavaliere
La torre nera II: La chiamata dei Tre
La torre nera III: Terre desolate
La torre nera IV: La sfera del buio
La torre nera V: I lupi del Calla
La torre nera VI: La canzone di Susannah
La torre nera VII: La torre nera
in un'unica recensione, per dare un'idea generale dell'intera opera, di cui va detto subito che ogni volume è strettamente legato l'uno con l'altro e va letto sequenzialmente, dunque si potrebbe considerare un unico librone, la cui lettura parte dal primo libro per arrivare all'ultimo.
La torre nera è una serie di romanzi di fantasy, fantascienza, horror e western dello scrittore americano Stephen King. La serie è definita dai suoi fan la massima espressione Kinghiana, infatti questa serie ha profondi richiami con quasi tutte le sue altre opere.
La serie è stata recentemente adattata per una miniserie di fumetti della Marvel e da molto tempo si parla di un film per il cinema o per la tv.
La serie si ispira ai poemi Childe Roland alla Torre Nera giunse di Robert Browning, e lo scrittore nelle sue interviste indica tra le varie fonti anche Il Signore degli Anelli e la trilogia cinematografica western di Sergio Leone, tra cui Il buono, il brutto, il cattivo. E il personaggio di Roland è stato più volte accostato al viso di Clint Eastewood.
Il personaggio principale, Roland appunto, è l'ultimo membro vivente dell'ordine dei cavalieri conosciuti come pistoleri. Il mondo in cui vive è abbastanza differente dal nostro anche se presenta strane similitudini: organizzato come una società feudale, condivide le tecnologiche con il vecchio West Americano, così come poteri e reliquie magiche appartenenti ad un'avanzata società ora scomparsa da tempo. Tutta la trama verte sulla ricerca di Roland: trovare la Torre nera, un edificio leggendario che si dice essere il punto di snodo dell'universo. Molto spesso nel libro si dice che il mondo di Roland è “andato avanti”, sembra infatti che questo mondo abbia subito una trasformazione e uno sconvoilgimento per una guerra devastante. In questo suo viaggio alla ricerca della Torre verrà mano a mano affiancato da altri personaggi: Eddie Dean, Susannah Dean, Jake Chambers, Oy il bimbolo, Susan Delgado che fronteggeranno personaggi negativi come L'Uomo in Nero e il Il Re Rosso.
Questa la trama molto spogliata e sintetica i sette volumi. Quattromila pagine, scritte in ben trentaquattro anni, non sono affare da poco, un'impresa che pochi scrittori sono riusciti a compiere portandosi dietro fino alla fine svariati milioni di lettori. Il mondo descritto è molto complesso, ma non si può fare una buona recensione di quest'opera senza citare il Ka, che può essere descritto come il destino o il fato, ma in realtà è molto più complesso. O il Ka-tet, che è la convinzione che un gruppo di persone sia unito dal destino, o dal Ka. Questi due concetti sono alla base dell'intero scritto che ruota sopra al “Tutto-Mondo” che è il mondo/universo in cui vive Roland. Il Tutto-Mondo è diviso in regioni, Entro-Mondo, Medio-Mondo, Fine-Mondo e Oltre-mondo. La geografia è molto variegata. È composta da deserti, montagne, pianure e vaste terre desolate.
Sia i personaggi qui accenati, così come i concetti che ho cercato di riportare sono da considerarsi solo i principali di quest'opera che è davvero immensa e che copre uno spazio narrativo davvero ampio.
Considero questa serie la migliore opera di King, insieme all'Ombra dello scorpione; credo inoltre che la lettura sia imprescindibile per chi ama il genere fantasy, questa storia è una delle più belle dell'intero immaginario di questo genere letterario.
La lettura, che come ho detto all'inizio, deve essere continuaitiva, non è mai pesante, ne impegnativa e i sette volumi sono praticamente uno più belli dell'altro. Tutta la storia, dal momento in cui il famigerato uomo in nero fugge nel deserto fino alla sua conclusione, non è mai stata il punto di forza. Sono piuttosto lo stile, le singole situazioni e soprattutto i personaggi che hanno reso la serie avvincente e a tratti irresistibile.
La Torre Nera è anche un'opera pieno di momenti indimenticabili, scritti magistralmente, che restano impressi nella mente per ore e giorni dopo averli letti.
“L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì” - S. King