Meno bello di Survivor, ma il solito inconfondibile stile, tagliente come pochi, sarcastico all'inverosimile.
Poche parole:
trama stupenda,
dialoghi eccezionali,
piena di passaggi da leggere, rileggere e citare,
Scritto magistralmente,
istruttivo,
insomma, cosa chiedere di più?
Adoro Eco.
Più maturo della “profezia dell'armadillo”, qui Zerocalcare si cimenta con una storia vera e dimostra di saperci fare.
Da piccolo sono stato un grande amante del primi King, in particolare questa raccolta di racconti è uno dei suoi migliori, in poche pagine riesce a terrorizzarti... in particolare il racconto “baubau” è assolutamente SPAVENTOSO!
Ho di gran lunga preferito questa “casa del Sonno” alla “banda di Brocchi”.
Una bella storia, che si dipana lentamente lungo le pagine del libro.
Questo non è un libro di Fantascienza. O meglio, Dick è conosciuto come tale (uno scrittore di Fantascienza) ma a torto. Questo libro ne è l'esempio lampante, dietro la storia di un mondo in cui l'asse ha vinto la seconda guerra mondiale, Dick analizza la psicologia umana, parla di altro. Ed è maledettamente bravo.
Bello spaccato non solo di una band (i Massimo Volume) culto nell'ambiente indie italiano ma di un periodo storico preciso.
Tutto viene descritto dalle parole stesse dei protagonisti e di chi c'era davvero. Quindi niente lungaggini da critici musicali ma la storia cruda e pura. Senza Filtri.
Il Libro è venuto talmente bene che lo consiglio anche a chi non conosce i Massimo Volume.
Lo dico subito, Murakami in questo libro non mi ha convinto.
Mi sono piaciute molto le atmosfere ma la trama mi è sembrata assente.
Questo Romanzo di Dick non è un semplice libro di Fantascienza. E' molto di più. E' un indagine sulle paure dell'uomo, sull'idea di Dio su mille altre cose insieme. Indubbiamente tra i Capolavori di Dick. Imprescindibile.
Una raccolta di racconti cyberpunk dal maetro del genere, una storia più bella dell'altra, atmosfere alla “blade runner, malinconiche, tecnologiche, un futuro raccontato in maniera superba...
In questa raccolta il genio di Gibson è espresso al suo massimo, e la percezione delle ambientazioni è trasmessa in maniera impeccabile...
quando il futuro è solo pioggia e microchip...
Libricino divertente, da leggere tutto di un fiato magari in aereo (come ho fatto io...).
La trama di questo splendido libro è solo un pretesto per permettere a Dick di affrontare i temi più disparati, portando il lettore ad affrontare tematiche legate all'amore, al dolore, alla percezione del reale... insomma fantascienza e non solo sapientemente unite in un'ottimo libro.
Assolutamente non all'altezza dei primi due IMMENSI libri. Comunque la saga continua e pur non mantenendo i livelli precedenti rimane dell'ottima fantascienza e, al solito, Simmons sa stupire come pochi.
Storia cruda e crudele, del cammino di redenzione di un ragazzo che ne ha di cose da farsi perdonare...
particolare, un pugno nello stomaco...
sicuramente non per tutti
Ho tardato a leggere questo ennesimo capolavoro di Dick in quanto avendo visto il film credevo di saperne gia la trama. Niente di più sbagliato. Dick, come al solito usa una storia di fantascienza come pretesto per approfondire e sondare la mente umana e in questo libro supera ancora se stesso. Si inventa un mondo complesso, pieno di idee originali e spunti di riflessione. Capolavoro.
Cupo....
ti lascia con un groppo in gola, altro che horror, altro che thriller, fate attenzione xchè questo romanzo, dopo un'inizio “tranquillo” ti scuote fin nelle ossa.
stupendo il finale.
La storia parte piano, anche se tutta la prima parte è stata per me comunque molto godibile, poi il cuore vero e proprio del libro è un susseguirsi di eventi “fantastici” e momenti crudi. Arrivato quasi alla fine, ripensando a quanto letto, sembra un normale libro di avventure e nulla di più. Poi il twist finale e giù a ripensare a tutto e la valutazione sale a 4 stelle... quindi tenete duro che ne vale la pena.
Ad essere sincero mi aspettavo di più da Ellis, sopratutto dopo l'ottimo primo (semi-autobiografico) capito e inizio vero e proprio... Poi invece la storia si perde, Ellis prova prima a spaventarti con poco successo (altro che King) e anche se la lettura scorre veloce alla fine sono arrivato a finirlo spinto giusto dalla curiosità che non per merito del libro. Peccato.
Dopo Cosmopolis che è stato un vero e proprio colpo di fulmine per me, questo mio secondo approccio a Delillo mi ha lasciato contraddetto. Solita straniante scrittura di Don ma questa volta (tranne il solito splendido incipit) la storia non mi ha colpito particolarmente e anche se alcuni passaggi sono bellissimi e intensi come solo lui riesce, il resto mi ha, non dico annoiato, ma lasciato con un senso di vuoto dentro.
Continua il mio percorso di scoperta di Baricco, bella anche questa sua prima prova, sinceramente l'ho trovata meno “personale” della restante produzione letta ma non per questo meno godibile e affascinante.
Uno strano incrocio tra autobiografia e saggio sulla musica elettronica con un occhio particolare alla scena europea ed alla techno. Il libro non annoia mescolando con intelligenza i passaggi storici con quelli autobiografici. Certamente questo mix potrebbe lasciare insoddisfatti chi cercava un vero e proprio saggio ma la scelta fatta ne permette una lettura più agevole senza appesantire il lettore con troppa nozionistica.
Baricco scrive BENISSIMO come al solito. Potrebbe anche raccontare storie banali ma invece la storia anzi, le storie, sono come al solito splendide. Non capisco come non si possa farsi stregare dall'alchimia parole / storia che Baricco riesce a creare.
Ennesimo capolavoro di Dick, ennesima discesa negli abissi dell'animo umano. Questa volta è la dipendenza alla Droga la scusa che usa l'autore per raccontare la psiche umana e la crescente dipendenza e perdita di coscienza del protagonista sommerso dalla dipendenza e dalla dissociazione da se stesso. Storia cupa e disperata come poche. Bellissimo.